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Bologna: bella e impossibile!
di Marilù Brancato |
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Continuando il percorso da via Castiglione si arriva in piazza Maggiore, dove sulla destra sorge il quattrocentesco Palazzo dei Banchi. Il suo nome è legato alla presenza delle botteghe che i banchieri e i cambiavalute avevano sotto il portico. Ultimo degli edifici che completano piazza Maggiore, fu costruito nel 1412 e portato alle sue forme attuali tra il 1563 e il 1568, su modello di un progetto del Vignola per unificare le facciate, rispettando, attraverso due archi, la comunicazione tra la piazza e le vie Pescherie Vecchie e Clavature, su cui prospetta la chiesa di S. Maria della vita che contiene la Pietà di Nicolò dellArca, gruppo in terracotta a grandezza naturale. . Il portico del palazzo è al centro di un passaggio porticato che inizia all'angolo tra la via Rizzoli e la piazza Re Enzo e prosegue verso sud raggiungendo il portico del Pavaglione fino all'angolo tra piazza Galvani e via Farini. Tornando su piazza Maggiore percorrendo i famosi portici del Pavaglione di via dellArchiginnasio, per arrivare su piazza Galvani sincontrano il Museo Civico Archelogico, che merita una visita a parte per i reperti archelogici riferentesi all'antico Egitto, agli Etruschi, ed ai romani, ed il Palazzo dellArchiginnasio. L'edificio, formato da un lungo porticato e da una corte centrale con due ordini di gallerie, fu realizzato nel 1563 per raggruppare in un'unica zona le varie scuole universitarie che fin dall'XI secolo erano disseminate in vari quartieri cittadini. L'Università di Bologna resterà in questo palazzo per duecentoquarant'anni, dal 1563 al 1803, anno in cui fu trasferita nel palazzo dell'Istituto di Scienze. |