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di Perfranco Baiamonte |
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La residenza del nobile Iseppo da Porto, eretta tra gli anni 1549 e 1553, è unaltra opera incompleta e giovanile di Palladio. Il committente era uomo dimportanza sociale di rilievo, in quanto era responsabile di alcune cariche amministrative della città; Iseppo da Porto non era semplicemente un committente per Palladio, ma soprattutto un amico: a testimonianza di ciò ci sono diversi incarichi affidati dal nobile allarchitetto anche a trentanni di distanza luno dallaltro; i due, casualmente, morirono anche lo stesso anno il 1580. Il progetto del palazzo di Iseppo prevedeva una bipartizione delledificio: una parte dava sulla strada ed era propriamente del padrone, e laltra era posta lungo la parete di fondo del cortile, per ospitare i forestieri, ma la residenza risultava comunque come un unico complesso. La facciata è tripartita: il piano terra è suddiviso da sei finestre sormontate da un mascherone sopra il quale si erge lelegante piano nobile, anchesso diviso da sette finestre a capitello ornate da poggioli e rilievi ed alternate da semi colonne ioniche; al di sopra delle colonne si alza un fregio, sul quale poggia lattico del terzo piano, anchesso finestrato e munito di statuette in rilievo e di lesene, che continuano la linea delle semi colonne. Della decorazione interna se ne occupò Gianbattista Tiepolo nel 1760 con affreschi, dei quali, però, rimangono poche immagini. |