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Casa
Cogollo
Questa casa, a
proposito della quale si dice che fu dimora di Palladio, ma in realtà
egli non ci abitò mai, fu progettata dallo stesso Palladio tra
il 1560 ed il 1570 per un ricco notaio di nome Pietro Cogollo;
questa tesi divide ancora gli studiosi, in quanto non si hanno disegni
autografi e documenti, che attribuiscono il progetto a Palladio, ma è
pur vero che l'intelligenza architettonica, che ne scaturisce, ed il disegno di
tutti i dettagli, difficilmente portano ad altri nomi.
Sulla facciata sono
visibili tre piani: al piano inferiore è posta una finestra serliana
affiancata da colonne ioniche ed ai lati dell'arco, che delimita l'entrata, ci
sono due vani rettangolari, che danno luce e facilitano l'entrata; il piano
nobile è caratterizzato dalla presenza di una parete centrale, una volta
decorata da affreschi di Antonio Fasolo, ed affiancata da due finestre e due
paraste di ordine corinzio; infine c'è il terzo livello anch'esso
caratterizzato dalla continuazione della parete centrale un tempo affrescata, e
dalla presenza delle due finestre e delle due paraste di ordine
corinzio. |