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Casa e Museo
Vasari
Edificata dal 1540 al 1548, su
fondazione e struttura di base già esistenti, è costituita da tre
piani: il piano terra, il seminterrato con volte ribassate costituito da
più ambienti e l'appartamento signorile al primo piano probabilmente
destinato alla servitù, oggi adibito a depositi e laboratorio della
soprintendenza. In origine la facciata doveva essere
più stretta e presentare due file di quattro finestre ed un portale,
quello col bugnato, mentre le altre aperture devono essere aggiunte più
tarde.
L'attuale scala di accesso al piano
nobile dovrebbe essere originale e ideata dallo stesso Vasari che aveva
decorato personalmente il salone detto del Camino con soffitto a cassettoni
dipinto, un piccolo corridoio detto Cerere con volta a botte dipinta una stanza
detta delle Muse e un'altra detta della Fama, entrambe con dipinti murali sul
soffitto voltato. L'appartamento
era costituito poi da un piccolo ambiente con pavimento in maioliche
cinquecentesco forse adibito a Cappella e da una cucina, oggi con affreschi del
pittore ottocentesco Raimondo Zaballi. Attorno alla casa si estendevano
orti cui Vasari era molto orgoglioso. Attualmente l'appezzamento di terreno
risulta ridotto e trasformato in giardino con la consueta struttura geometrica
centralizzata tipica di tanti spazi verdi annessi a palazzi signorili del
centro storico aretino.
Il Museo di Casa Vasari
è situato nell'abitazione aretina dell'artista che l'acquistò nel
1540 ancora in costruzione e intervenne personalmente durante i lavori dal 1540
al 1548, provvedendo a decorarla di affreschi e a curarne poi l'arredamento.
Dalla morte degli ultimi Vasari (1687), dopo alterne vicende e vari
passaggi di proprietà, fu acquisita nel 1911 dallo Stato che
istituì il Museo e l'Archivio vasariano. Oggetto di attenti restauri, la
casa è stata riaperta al pubblico e nuovamente inaugurata nel 1955.
Oltre agli affreschi e ai dipinti del Vasari, databili fra il 1542 e il 1548,
raccoglie un gruppo di opere del Cinquecento toscano che documentano l'ambiente
nel quale l'artista visse e operò. Sono esposti inoltre un modello
ligneo del palazzo delle Logge progettato dal Vasari e una terracotta
invetriata di Andrea Sansovino. L'Archivio vasariano conserva
documenti di alto valore storico, tra i quali sono lettere autografe di
Michelangelo, Pio V, Cosimo I e Francesco I de' Medici. |