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Arezzo non è solo una "chimera"
di Francesco Iannelli |
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Con qualunque mezzo arriviate, il punto di partenza consigliato è la stazione Fs,Piazza della Repubblica, dove esiste un parcheggio auto a pagamento che vi consente di lasciare la vostra auto. La Piazza è abbellita da una fontana circolare al centro della quale svetta la Chimera, il leonino simbolo dArezzo. Da qui avete due
possibilità: La mia scelta è stata quella di prenotare immediatamente la visita dei monumenti, ed in funzione ho stabilito il migliore itinerario. Pertanto propongo le cose da vedere ed ognuno si regolerà di conseguenza. Inizio a percorrere a piedi Via Monaco che conduce a P.zza San Francesco, centro della città vecchia., su cui vi prospetta la grandiosa Chiesa di S. Francesco; al suo interno si conserva un Crocifisso Duecentesco, attribuito al Maestro di San Francesco, ma soprattutto il ciclo di affreschi dipinto da Piero della Francesca nella cappella maggiore, meraviglia artistica rinascimentale mirabilmente restaurata, denominati la Leggenda della Vera Croce, alla vista dei quali ci si emoziona fortemente. La Piazza è attraversata da Via Cavour che seguiamo a destra per arrivare inCorso Italia, dal Medioevo la più importante della città come indica il nome di Borgo Maestro datole in passato, che inizia dove era la porta di Santo Spirito abbattuta nel 1893 e continua nella breve Via dei Pileati, in un lungo percorso rettilineo, raro esempio nei tessuti urbani d'impianto medioevale. Svoltati a sinistra in Corso Italia, si raggiunge, con una certa ripidezza,la parte alta e più antica di Arezzo, sui colli dove sono la Cattedrale e la Fortezza Incontriamo la Pieve di S.Maria , un gioiellino romanico-toscano, con
stupenda facciata duecentesca a quattro ordini di loggette, che contrasta con
la verticalità dellalto campanile romanico traforato da numerose
bifore, detto delle "cento buche", che fa angolo con la Via della Seteria,
fiancheggiata da graziose botteghe medioevali, porta
alla bizzarra e scenografica Piazza Grande, dalla
pianta irregolare e dal forte dislivello. |