PIANI DI VOLO
Arezzo non è solo una "chimera"

di Francesco Iannelli
PIAZZA GRANDE
La Piazza
Il Palazzo della Fraternita dei Laici

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Piazza Grande

Lo scenario di Piazza Grande, detta anche Vasari, dalla particolare disposizione planimetrica, assume le forme attuali in diverse fasi con interventi che culminarono nelle modifiche del XVI secolo.
Vasta, irregolare e pittoresca, è una delle più caratteristiche piazze d'Italia; la visione cambia al posizionarsi nei vari angoli della Piazza in quanto la vista prospettiva è sempre differemte.

E’ circondata da edifici che riflettono moduli stilistici di differenti epoche, a partire dal XII secolo: costruzioni monumentali, torri medioevali e vecchie case dai ballatoi di legno.

Iniziando da Via Seteria, vediamo il lato ovest che presenta a sinistra : una bella fontana pubblica , l'abside della Pieve di Santa Maria, d'impianto romanico anche se frutto di successivi rifacimenti, con snelle arcature sormontate da loggette.; il barocco e severo Palazzo del Tribunale realizzato su progetto del romano Cerrotti (secoli XVII-XVIII) e preceduto da un scalinata; ed infine a destra è il gioiello architettonico della facciata della Fraternita dei Laici, compendio di tre culture artistiche.: gotica (XIV sec.) in basso , rinascimentale (XV sec.) la fascia centrale , mentre la parte in alto è tardo - rinascimentale (XVI sec.). Curioso il campanile aggiunto nel 500 con un orologio pubblico, opera del 1552 di Felice da Fossato, che segna le fasi lunari, i giorni ed il moto del sole, una dei primi all'epoca.

Sul lato nord è un capolavoro tardorinascimentale, cioè il Palazzo delle Logge progettato dal Vasari (1573), maestoso edificio dalle linee semplici e porticato dalle volte a vela, con sotto le botteghe. Davanti ad esso è la ricostruzione moderna del cosiddetto Petrone, al quale venivano appesi i bandi pubblici ma anche esposti i condannati alla gogna.

Sugli altri versanti spiccano le torri dei Palazzi Lappoli e Cofani-Brizzolari di origine due-trecentesca.
Nel lato sud-est, domina il Palazzo Lappoli che è a ridosso di una torre duecentesca. Architettonicamente inconsueto edifici a differnte altezza con un piccolo ballatoio in legno in alto.

Derivante dalla fusione della duecentesca Torre Faggiolana con l'adiacente edificio trecentesco, la casatorre dei Cofani domina il lato sud-ovest di Piazza Grande, il palazzo denominato Cofani-Brizzolari. Pur non presentando più l'altezza originaria, la torre conserva un aspetto di massiccia potenza.
L'insieme ha un effetto scenografico stupendo, e le parti che si intravedono oltre la piazza, tra cui l'alto campanile della pieve, fanno provare la sensazione di essere nel fulcro millenario della storia aretina.