L'Ottocento - parte 4
Nel 1832 Carlo
Alberto invita il bolognese Pelagi Palagi per il rinnovamento del palazzo
Reale. Dal 1836 al 1858 egli lavora ai progetti per le sale da Ballo, del
Consiglio e del Trono. Palagi rivolge il suo interesse sia ai reperti classici,
sia alle testimonianze dellepoca medioevale, nel quadro di un nuovo
stile: il neogotico.
Rappresentativo di questo
movimento è il monumento al Conte Verde, inaugurato nel
1853 in piazza Palazzo di Città. Essa rappresenta un episodio compiuto
nel 1363 da Amedeo VI (Conte Verde), durante la guerra in Oriente e
ritraeva il principe vittorioso sopra il Saraceno.
Nel settore edilizio
tramonta la programmazione urbanistica rigidamente pianificata e nel 1853, a
delimitare il perimetro della città, nasce la cinta daziaria che segue
le direttrici dei maggiori assi urbani.
LItalia, ormai
prossima allunità, richiede nuove reti di distribuzione sul
territorio di materie prime e delle merci e Torino entra nella rete ferroviaria
italiana a partire dal 1847.
Il terminare della rete nel tessuto urbano si attesta
lungo il viale del Re con la stazione di Porta Nuova, che gli architetti
Alessandro Mazzucchetti e Carlo Ceppi costruiscono a partire dal 1861.
Terminata nel 1868, ha la possibilità di separare i servizi di arrivo da
quelli di partenza, coprendo il vasto spazio con la tettoia metallica e di
presentarsi con la facciata caratterizzata dallimponente porticato e
dalla grande vetrata centrale semicircolare, suddivisa verticalmente da esili
membrature, opera architettonica fra le più belle dItalia.
La disputa tra linteresse degli ingegneri per le
soluzioni tecniche e quello degli architetti per la ricerca stilistica, viene
conciliata nellarchitetto Alessandro Antonelli. A lui viene
commissionata dalla comunità israelitica la costruzione del loro tempio,
ma esso supera questo limite e diviene uno dei più significativi
monumenti dell800 in Italia; la Mole Antonelliana. Con la sua
rivoluzionaria modernità costruttiva, che se con strutture murarie,
giunge a soluzioni che si pensavano raggiungibili solo dallarchitettura
in ferro.
La costruzione di questedificio, iniziata nel
1863, si sviluppa in altezza, non potendo sfruttare grande spazio. Dalla pianta
quadrata si innalza una cupola a vele sottilissime a cui si sovrappongono un
tempietto dorico ed unaltissima guglia. La comunità israelitica,
nel 1869, ormai prossima allesaurimento dei fondi, interrompendo i lavori
e nel 1875, riconoscendo la costruzione stabile ed in condizioni di essere
ultimata, viene acquistata dal Municipio di Torino, destinandola ad accogliere
il Museo del Risorgimento (oggi invece situato nel Palazzo Carignano). I lavori
vengono ultimati nel 1888, anno della morte di Antonelli e nellanno
seguente viene innalzato alla sua sommità un genio alato, sostituito
successivamente dalla stella. |