|
Il
Settecento - parte 1
Con la pace di
Utrecht (1713) alla casa Savoia viene assegnato i Regno di Sicilia che
verrà sostituito nel 1715 con quello di Sardegna, perché faceva
gola a molti altri governanti. Il primo Re Sabaudo si trova ad affrontare i
problemi interni della riorganizzazione dello Stato.
Il nuovo Re,
girovagando, anche se per poco, in Sicilia, scopre un giovane architetto e
scultore di nome Filippo Juvarra il quale figlio di un argentiere,
è anch'esso uomo religioso come Guarino Guarini, Juvarra, uomo di
grandissima cultura, anche se non particolarmente innovatore, usa con
disinvoltura tutto il suo vastissimo repertorio architettonico, giungendo a
risultati di grande intelligenza. Grazie anche alla sua capacità di
adattamento, riesce sempre a raggiungere lo scopo in modo aderente al tema
preposto.
Nel 700 la sua
influenza su ogni arte ha interessato Torino dandole una straordinaria armonia.
La sua formazione ha subito nei suoi primi tempi uninfluenza classicista
di impostazione romana (ad esempio la facciata della chiesa di Santa Cristina
in piazza San Carlo, la Basilica di Superga e in parte la facciata di Palazzo
Madama) e gradualmente si è aperto verso i tempi del Barocco (come
testimoniano la chiesa del Carmine, nella via omonima, e la Palazzina di Caccia
di Stupinigi). |
|