Torino e la sua storia
a cura di v.p. |
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Il Settecento - parte 3 Con la nascita del Consiglio di Stato, la regolamentazione delle segreterie di Stato e Guerra, lordinamento delle Aziende di finanza, guerra e artiglieria, cè bisogno di nuove sedi. Dalla galleria del Beaumont, nella piazzetta Reale, parte il complesso dei nuovi palazzi del comando: la lunga ala delle Segreterie di Stato, lattuale Prefettura, si apre su piazza Castello con un porticato. Questala si fonde a levante con laccademia militare, situata nellodierna zona del Teatro Regio; accanto sono edificati gli Archivi di Stato su progetto dello Juvarra. Nella stessa piazza, dal 1718 al 1721, Juvarra è impegnato nella sua risistemazione del Castello. Il suo progetto iniziale comprendeva lingrandimento con la trasformazione della piazza con due lati del palazzo, ma egli realizzò, allinterno, il grandioso scalone che deve essere adeguato al salone del primo piano e, allesterno, la nuova facciata con grandi vetrate, che tuttora possiamo ammirare. Nel 1711 viene attuato il progetto per la costruzione in via Po del nuovo palazzo della Regia Università. I lavori cominciati nel 1713, vennero guidati prima dal Garone, poi dal Ricca, dal Bertone ed infine dallo stesso Juvarra che lo arricchisce con portico e loggia. Su insegnamento dello Juvarra, nasce una grande scuola architettonica di cui fanno parte: Plantery (a lui si deve la razionalizzazione e lorganizzazione di via Dora Grossa, la realizzazione di piazza Savoia e la collaborazione con lo stesso Juvarra nel palazzo Paesana), Valeriano Vellala di Beinasco (autore del palazzo del Pozzo e della Cisterna, affidata allamministrazione provinciale dove furono ritrovati recentemente dei quadri di Pietro da Cortona). Vittorio Amedeo II entra nelle competenze edilizie della sua capitale con lorganizzazione di un congresso di architettura sovrintendente alle opere di riplasmazione e risanamento allinterno del tessuto urbano. In questi ricordiamo la ristrutturazione della piazza e della via Italia (ora piazza della Repubblica e via Milano) già esistenti nel Medioevo con la chiesa di San Domenico. Di questopera fu incaricato Filippo Juvarra nel 1722. |