Piani di volo Torino e la sua storia
a cura di v.p.
 
L'Ottocento
parte 1
parte 2
parte 3
parte 4
parte 5
parte 6
parte 7
 
Torino e la sua storia
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La Torino medioevale

La Torino del '500

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La Torino del '700

La Torino dell'800
 
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L'Ottocento - parte 3

Nel 1826 viene decisa l’allungamento di via Italia (ora via Milano) e nasce così il primo tratto dell’attuale piazza della Repubblica. La definitiva configurazione ottagonale è dovuta al progetto dell’architetto Carlo Bernardo Mosca, realizzatore dell’omonimo ponte sulla Dora, realizzato nel 1823, che apre l’ingresso al quartiere Balano. Nel 1830 progetta il collegamento fra il ponte e la piazza Italia e proprio all’incrocio tra il nuovo corso Giulio Cesare e i viali San Massimo e Santa Barbara (ora corso Regina Margherita) si apre la piazza Emanuele Filiberto (ora della Repubblica), che ospitò, all’esterno ed all’interno, sotto strutture in muratura, un importante mercato alimentare e vestiario.

Nello stesso periodo vengono iniziati i lavori per la costruzione di piazza Carlo Felice, allo sbocco della via Nuova (ora via Roma). Il progetto del 1823 degli architetti Lorenzo Lombardi e Giuseppe Frizzi riguarda i primi due isolati, mentre verso la metà del secolo nascono, su disegno di Carlo Promis, i complessi comprendenti le due piazze laterali Paleocapa e Lagrange che concludono la piazza. I moduli architettonici sono una affermazione del neoclassicismo a Torino.

Tra la piazze Vittorio Emanuele I e Carlo Felice, avviata la lottizzazione degli isolati prospiciente il Viale del Re, ora corso Vittorio Emanuele II (1822-29), il Borgo Nuovo assume la sua fisionomia definitiva verso la fine dell’800.Vengono formati i giardini dei Ripari (ora Cavour) e le piazze Robillant (ora Balbo) e Maria Teresa accanto ad essi. La piazza d’Armi, riservata alle esercitazioni militari, si sposta, dopo il 1947, nella zona fra corso Matteotti, corso Stati Uniti e corso Vinzaglio, con la forma regolare secondo il tradizionale schema ottagonale torinese, ripreso, nel 1846, per l’ampliamento del Borgo San Salvario, fra corso Vittorio e corso Marconi, per il quartiere della Cittadella e di via Cernaia (1857) e per quello della Crocetta. In fondo al Viale del Re viene aperto nel 1840, un ponte in ferro, sostituito nel 1903 dal monumentale ponte Umberto I secondo il progetto del francese Paul Lahaitre.

In seguito le proposte della risistemazione della città ad opera di Antonelli e Canino, vengono bocciate in quanto prevedevano l’abbattimento di spettacolari opere architettoniche per la costruzione di opere neoclassiche.