Piani di volo Torino e la sua storia
a cura di vp.
 
Il Seicento
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parte 5
parte 6
parte 7
parte 8
 
Torino e la sua storia
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Il Seicento - parte 5

Sempre ad opera del Guarini è il palazzo del Collegio dei Nobili (ora dell’Accademia delle Scienze), iniziato nel 1679 su un terreno concesso da Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours come scuola e ritrovo dei Nobili. E’ una costruzione squadrata ed inserita in strutture rettilinee, ma che si sviluppa decisamente in altezza (23 metri circa contro i 18 della via Nuova e di via Po) ed incombe sulla strada per la tonalità più scura del cotto.

Ritornando nello spazio di piazza Castello, vi si affaccia la Reale chiesa guariniana di San Lorenzo, iniziata nel 1634 poi sospesa e riavviata nel 1667. La chiesa, unita al palazzo Chiablese e di conseguenza al Palazzo Ducale, appare esternamente una casa di compatto rione; solo la cupola, che sempre sul disegno del Guarini, emerge al di sopra degli isolati come un episodio monumentale barocco, al quale si affianca che quella della Santissima Sindone a partire dal 1668, vivifica l’atmosfera di severa eleganza della piazza. Questo strettissimo barocco, si potrebbe paragonare al Borromini, ma sarebbe troppo limitativo in quanto tutti i grandi artisti di questo periodo sono creatori.

La Cappella della Santissima Sindone del Guarini nasce dall’esigenza di dare una collocazione adeguata alla Reliquia della Sindone, in possesso dei Savoia dal 1452.

Infatti, nel 1656 Carlo Emanuele II, cedendo alle pressioni del Cardinale Maurizio, commissionò ad Amedeo di Castellamonte un progetto per l’erezione di una cappella all’interno del duomo, ma i lavori, iniziati nel 1657, andarono molto a rilento, quindi il progetto del Guarini sostituì quello del Castellamonte. L’ambiente barocco della cappella, terminato nel 1694 e collegato direttamente al Palazzo Ducale, si inserisce all’interno del Duomo oltre il transetto ed il presbiterio.

Secondo la tradizione la Sindone è il lenzuolo nel quale fu avvolto il corpo di Cristo deposto dalla croce. Da Gerusalemme fu portata a Cipro quando i cristiani furono costretti, da Saladino, a fuggire dalla Terra Santa.

Acquistata da Goffredo di Charny, fu custodita nella chiesa feudale di Sirey fino a quando l’erede di Goffredo non dovette portarla a Chambery a causa della lotta tra i Borgogna e i Re di Francia. A Chambery, fu donata a Ludovico di Savoia che la custodì fino al 1532 nella Cappella ducale fondata da Amedeo V, scampando anche all’incendio che distrusse la Cappella stessa.

Nel 1578, per alleviare i disagi di Carlo Borromeo, partito in pellegrinaggio a piedi da Milano per vederla, fu trasferita a Torino per ordine di Emanuele Filiberto. A Torino fu deposta nella cattedrale dei Santi Stefano e Caterina, dove rimasero fino allo spostamento del primo giugno 1694 nella sede attuale.

Dopo la visita del Borromeo, venne mostrata al pubblico ogni 14 maggio nell’apposito padiglione.