Torino e la sua storia
a cura di vp. |
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Il Seicento - parte 4 Per incarico del Re, larchitetto Benedetto Alfieri edifica il porticato uniforme su tutta la piazza, oggi ancora visibile. Fu rifatto anche il Castello del Valentino, situato nellarea in cui i Savoia andavano a cacciare ed organizzavano le feste sul Po, sorgeva a padiglioni isolati con dei tetti alla francese. Il motivo per cui il Castello ha unimpronta francese di classicismo tardo rinascimentale, è che Amedo di Castellamonte, architetto incaricato della ristrutturazione, si ispirava al Castello di Blois nella regione dei Castelli della Loira. Nell800 furono, poi apportate delle modifiche: i padiglioni furono incorporati nel corpo centrale, si cercò di limitare lelevato slancio dei tetti attraverso un falso piano intermedio. Nellambiente urbanistico ad isolati rigidamente squadrati della Città Nuova, larchitetto Guarino Guarini frate dellordine dei Teatini, filosofo e matematico, si inserisce con il complesso di edifici di piazza Carignano e di via Accademia delle Scienze con un carattere barocco inimitabile e decisamente anticlassico. Il palazzo Carignano (1679-1685) viene sottolineato il gusto del contrasto tra la facciata e la piazzetta rigorosamente geometrica. Nel 600, il Palazzo è profondo solo la metà dellodierno ed è dotato di un ampio giardino che occupa lattuale piazza Carlo Alberto; termina con le scuderie (trasformate poi nella Biblioteca Nazionale) che arrivano fino al Po. Destinato ad ospitare un ramo cadetto dei Savoia, i Carignano, assume unimportanza particolare ed una libertà stilistica mai concessa ad edifici privati. Affidato lincarico a Guarini, gli edifici residenziali perdono il tipico giardino rinascimentale, simbolo dellisolamento della vita di palazzo, ed acquistano maggiore importanza gli androni scenografici per i ricevimenti. La facciata del palazzo è caratterizzato da un tratto libero e movimentato, strutturato con rientranze e sporgenze, che dialoga con la piazza omonima ed il suo volume. Le due curve esterne corrispondono internamente a due grandi scaloni che conducono al grande salone centrale. |