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Sartene
Arriviamo in mattinata a Sartene, con
la campagna intorno fertile e rigogliosa di vigneti. Chi ama i luoghi
pittoreschi non può sottrarsi al fascino di questo posto. Sullo sfondo del paese sono visibili le guglie della
Bavella che sembrano sfidare il cielo. La cittadina è aggrappata alla
roccia serrata sulle strette sporgenze della montagna e, dai suoi profili,
sembra essere un suo naturale prolungamento.
Sartene ha un aspetto estremamente
originale, con le sue vecchie ed austere abitazioni di pietra con i muri spessi e gli edifici scuri, alti e larghi come fortezze.
Queste case severe possiedono sia una scala interna, molto ripida, sia una
scala esterna che dà accesso al primo e talvolta al secondo piano.
L'atmosfera è molto silenziosa e surreale, quasi congelata nei meandri
di un medioevo: la rallegrano i fiori alle finestre e i colori dei panni
stesi.
Allinterno è tutto un
labirinto di viuzze scure, lastricate, collegate da scale e volte e
fiancheggiate da case di granito grigio. amminando, ci ritroviamo al centro della città, nella Piazza della
Liberazione (Place de la Liberation), anticamente Piazza Porta, ombreggiata da
palme e olmi. Rappresenta con i suoi caffè ed il mercato il luogo
più vivace e il punto d'incontro dei sartenesi. La piazza è
dominata dal Palazzo del Municipio e dall'imponente chiesa di Santa Maria, un
grande edificio, anchesso tutto di granito, con un campanile a tre piani
sovrastato da una cupola. Al suo centro si erge il monumento ai Caduti.
Da Sartene sono molti i punti
panoramici: dalla Place Angelo-Maria- Chiappe si gode di un'ampia vista sul
golfo di Valinco, dove ci prepariamo ad andare, non prima di un appetitoso
pranzo al sacco sedute su di una panchina, sotto lombra rigenerante delle
piante. |