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Bastia
Il traghetto continua il suo corso e,
dopo aver terminato le solite procedure di disincastro della macchina dalla
stiva impregnata di smog e calore, ci deposita a Bastia. Place Saint
Nicolas, dove si sbarca, è caratteristica per le sue palme e i suoi
platani. E ormai sera tardi, per cui ci precipitiamo nel campeggio
più vicino, per sostare in tappa una sola notte e rifocillarci con un
piacevole pasto sotto il cielo corso.
Dopo aver riacquistato le energie e
sulla scia dellentusiasmo della vacanza appena cominciata, decidiamo
di fare almeno un breve giro nella cittadina. Ci
dirigiamo verso la zona bassa, nel suo pittoresco centro storico detto della
Terra Vecchia e facciamo due suggestivi passi nel Porto
Vecchio. I moli sono fiancheggiati da caffè e ristoranti, con
le luci che colorano gli scafi ormeggiati e le barche di legno verniciate che
ondeggiano ritmicamente.
I vecchi edifici di Terra Vecchia si
dispongono ad anfiteatro intorno all'insenatura e
sembrano avere le facciate levigate dalla brezza marina. Su di essi domina e
veglia il grande frontespizio illuminato della Chiesa di
San Giovanni Battista, racchiusa da due campanili, che ci colpisce per
laltezza e la classica solennità. Fu costruita tra il 1636 ed
il 1666 ed è la più grande della Corsica. Purtroppo, data
lora, non vi possiamo entrare e ci riserviamo di vedere in unaltra
occasione le ricchezze di dorature e marmi al suo interno, come voleva la
sontuosa tradizione genovese del XVVI secolo.
E giunto per noi il momento,
in questo primo giorno, di un meritato sonno rigenerante. |