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Roccapina
Roccapina è
lincantevole spiaggia in cui prende vita il nostro pomeriggio
assolato. Deve il nome allomonimo promontorio sul quale campeggiano
parecchie torri di avvistamento. Infatti proprio su questo lido, a trenta
chilometri da Bonifacio, approdavano in passato orde di pirati. Le erosioni calcaree hanno dato origine a forme bizzarre che la
superstizione popolare ha identificato in esseri animali, come il famoso Rocher
du Lion, un grosso scoglio con le fattezze di un leone che si staglia tra cielo
e mare. La vasta cavità che forma la "gola" del leone è stata un
tempo divisa in due locali, probabilmente adibiti a deposito di grano.
Vicino cè una torre genovese, dalla quale il panorama spazia a sud
verso gli isolotti Des Moines, e verso est, a sinistra sui contrafforti della
montagna di Cagna e a destra sulla valle dell'Ortolo e la sua palude di
tamerici.
La zona che si estende dal Cap de
Roccapina fino al promontorio a sud che chiude la cala omonima è
protetta, aperta alle visite ma regolata da norme particolari per i veicoli a
motore e il campeggio. Lasciata infatti la macchina in un parcheggio, si arriva
al mare attraverso sentieri sterrati che solcano la verde vegetazione del
retrospiaggia. Questa terra umida è
popolata da molti uccelli acquatici, che però non vediamo a causa della
gente numerosa e della calda ora del giorno. Vicino alla spiaggia, la duna
è il luogo ideale per i ginepri. La lunga riva di sabbia fine e
calda è puntellata da alcune bacheche che forniscono informazioni
naturalistiche a chi ha voglia di soffermarvisi e approfondire le proprie
nozioni sullambiente circostante. Lasciamo calare il sole con gli
ultimi tuffi nei piccoli cavalloni alimentati dal fresco vento e con i teli per
asciugarci a portata di mano. Domani ci aspetta Sartene con le sue
pietre. |