PIANI DI VOLO La prima volta a Parigi
Sommario
Un primo sguardo
Centre Pompidou
Arc de Trionphe
Champs Elisées
Conciergerie
Place de la Concorde
Les Halles
Les Invalides
Louvre
Palais du Luxembourg
Madeleine
Montmartre
Sacre Coeur
Musée d'Orsay
Notre Dame
Opera
Palais de Justice
Pantheon
Place Vendome
Sainte Chapelle
Saint Germain de Prés
La Tour Eiffel
 
Un primo sguardo

"Les autres villes sont villes; Paris est un monde". (Carlo V, 1539)

Il fascino di Parigi sembra proprio consistere nella sua mutevolezza, nel suo essere continuamente diversa e molteplice. Studiando la pianta della città, salta agli occhi la complessità della sua struttura e ci si può, in qualche modo, rendere conto dell'incredibile varietà dei suoi volti.
Come tutte le grandi metropoli anche Parigi è affetta da "gigantismo". L'agglomerazione urbana è molto estesa, numerosi sobborghi si sono sviluppati intorno alla città, pur rimanendo legati, economicamente e culturalmente, al centro urbano.
La città di Parigi vera e propria, "la Ville de Paris", si allunga sulle sponde della Senna in corrispondenza dell'"Ile-de-la-Citè", tra i due poli verdi del "Bois de Boulogne" e del "Bois Vincennes".
A livello amministrativo essa è divisa in 20 circondari ("arrondissements"), numerati progressivamente in base alla loro posizione topografica rispetto al Louvre; insieme formano una sorta di spirale che si avvolge in senso orario intorno al centro. Ogni "arrondissement" è diviso, inoltre, in quattro quartieri: quasi un piccolo universo, mai chiuso però, che si proietta sulla realtà circostante e si aggancia ad essa in modo armonico oppure sorprendentemente discordante.
L'"Ile-de-la-Citè" conta più di 2000 anni di storia e la più grande delle isole della Senna.
Da porto di pescatori divenne il nucleo originario dell'abitato parigino ed oggi è il cuore di Parigi: ospita l'"Hotel Dieu" (grande ed attrezzato ospedale di Parigi), la "Sainte-Chapelle" e la monumentale cattedrale di "Notre-Dame" oltre a numerosi altri edifici. Un ponte la collega con l'"Ile-Saint-Louis", artificiale connubio di due isolotti preesistenti, piccola area tranquilla e silenziosa, ricca di bei palazzi del '600 e '700.
Sulla riva destra del fiume sorge il "Marais", uno dei quartieri più cari ai parigini, dove eleganti dimore, gli "hotel particuliers" della Francia borbonica, sono state restaurate con massimo riguardo, rispettando la scenografica apertura delle piazze. Storiche memorie sono depositate nell'"Hotel Carnavalet", il prestigioso museo storico di Parigi e, un poco oltre, si può giungere alla "Bastille" (la terribile prigione nella quale erano rinchiusi i condannati a morte e dalla quale era impossibile fuggire), ora una piazza grande e vuota nel cui centro svetta una gelida colonna a ricordo delle vittime della Rivoluzione Francese.
La riva sinistra, la "Rive Gauche", famosa per i suoi "bistrot" (caffè) e per i suoi eccezionali fermenti culturali, si apre verso quartieri come "St: Germain-del-Prés", nel sesto arrondissement, che prende il nome dalla più antica abbazia di Parigi, cittadella dello spirito e della cultura. In questo quartiere, alla fine dell'800, due caffè, il "Flore" e il "Deux Magots", ospitavano intellettuali e politici; anche durante le due guerre i caffè continuarono ad esercitare un'importante funzione politica e culturale; nel 1942 frequentato dal filosofo Sartre e dalla sua compagna e scrittrice Simone de Beauvoir, il "Flore" divenne il tempio dell'intellighenzia francese.
Più tardi i caffè si rivelarono troppo dispersivi e gli intellettuali si rifugiarono nelle "caves" ove si suonava jazz e si cantavano canzoni di protesta: Juliette Gréco, simbolo del costume francese del dopoguerra, esordì nel 1944 al "Tabou", la prima "cave" esistenzialista.
Nel vicino Quartiere Latino, animato da migliaia di studenti, la cultura si accampa ufficialmente nella Sorbona ("Sorbonne"), l'antica Università di Parigi, fondata nel 1257 da Robert de Sorbon con una corporazione di insegnanti ed allievi, con lo scopo di approfondire lo studio della teologia.
Dominato dalla bianca mole del "Sacre-Coeur", il quartiere tipico degli artisti è "Montmartre", ove fra suggestive casette e trattorie si riscopre la Parigi di fine secolo.
Qui accanto all'arte c'è lo spettacolo o meglio ciò che solo fino a 30 anni fa era considerato spettacolo per eccellenza: il varietà con "Pigalle" e con il "Moulin Rouge", dalle scintillanti scenografie e dalle splendide soubrettes, e ora decaduto a genere consumistico.
Il quartiere più lussuoso di Parigi è certamente l'"Etoile" che comprende la celebre strada dei "Champs Elysées", i monumenti più famosi come l'"Opèra", la "Madeleine", i ristoranti più frequentati, gli alberghi più prestigiosi, i negozi più raffinati. Questi ultimi sono anche un'attrattiva turistica poiché lo shopping parigino ha una vera tradizione: per secoli la moda francese si è imposta in tutto il mondo.