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Alla scoperta di Budapest, romantica e suggestiva di Elena Staurenghi |
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Lungo il Danubio, dalla parte opposta alla collina di Buda si staglia il palazzo del Parlamento, il monumento più prestigioso della città. Il Parlamento, in ungherese Casa del paese, è veramente il centro della vita politica del paese. Si giunge al palazzo del Parlamento o percorrendo la sponda del Danubio, oppure deviando dalla piazza Roosevelt ter verso l'interno attraversando la vastissima piazza della Libertà (Szabadsàg ter), ricavata dall'abbattimento di due caserme in una delle quali vi fu fucilato dagli Austriaci, il 6 ottobre 1849 il conte Lajos Batthyany, presidente del primo governo ungherese, con al centro un monumento ai soldati sovietici (1945). Sul lato verso il Danubio il palazzo dell'antica Borsa e di fronte il palazzo e della Banca Nazionale , entrambi di Ignàc Alpàr, (1855-1928); accanto, altro palazzo della Banca Nazionale, opera di Odon Lechner, e l'ambasciata U.S.A. Continuando verso nord, giungiamo al palazzo del Parlamento, un enorme edificio neogotico che
è il simbolo stesso della capitale. Nella biblioteca del Parlamento si trova la più importante collezione di letteratura politica, che comprende più di quattrocentomila volumi, la biblioteca specializzata di diritto internazionale nonché la raccolta delle pubblicazioni dell'Onu. Nella lato interno alla riva dei Danubio che dà sulla Piazza Kossuth vi è lingresso principale la "porta dei leoni", ed è ornato dalle statue dei condottieri magiari che conquistarono il territorio e da altri personaggi storici importanti, vi è anche la statua di Lajos Kossuth, ero dellindipendenza dagli Austriaci che visse e morì a Collegno. La piazza del Parlamento Kossuth Lajos tér di circa 65 mila m2 , è ornata di aiole e statue: a nord la quella stante di Lajos Kossuth (di Stróbl, 1952), a sud la figura equestre di Fcrenc II Rákóczi (di Pàsztor, 1937). Davanti al Parlamento sorgono a nord l'ex palazzo della Corte Suprema, oggi sede del Museo Etnografico, completamente dedicato al folclore e all'etnografia ungherese (si segnalono le stupende ceramiche di Mezótúr); a sud il Ministero dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, del 1887. |