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Alla scoperta di Budapest, romantica e suggestiva di Elena Staurenghi |
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La città di Pest è situata in pianura dalla parte opposta della collina di Buda, separata dal fiume. Quando nell'896 i Magiari di Arpad conquistarono la zona agli Avari, Pest non era che un piccolo villaggio era abitato da commercianti che abitavano in case rustiche e non avevano un ponte che traghettasse sulla riva ai piedi della collina mercanzie e passeggeri. Nel 1255 re Bela IV gli conferì per decreto lo stato di comune, assegnando i diritti civili ai suoi abitanti. Da allora, Pest è sempre stata al centro della storia cittadina. Allinizio del 19° secolo Pest aveva poche migliaia di
abitanti, solo a metà circa del secolo il conte Széchenyi fece
costruire lAccademia delle Scienze ed il famoso ponte delle catene
(terminato nel 1848 ad opera di due ingegneri inglesi). Esso è vigilato
da quattro leoni e mette in collegamento la collina di Buda con la gigantesca e
caotica Pest. Nel centro di Pest, uno dei punti di osservazione
è il Ponte delle Catene da cui si
può osservare tutta la città,
da un lato coi ponti Margherita, e la relativa isola,
dall'altro coi Ponti Elisabetta e della Libertà. Dal ponte si possono percorre i larghi viali di circonvallazione per visitare la basilica di S. Stefano (Szent István bazilika), oppure il lungo fiume per giungere a sud al ponte Elisabetta, oppure verso nord, al Parlamento ed la Ponte Margherita La visita della città richiede un pò di tempo per la sua vastità e per la varietà delle cose da vedere, dal centro storico con le sue vie e un susseguirsi di ricche ed eleganti vetrine che possono competere con quelle di Parigi e fanno di Budapest la città più elegante dell'Europa orientale, alla zona lungo la riva con il Parlamento, fino alla zona più lontana di Piazza degli eroi con il Bosco della città, ed infine coi i suoi numerosi musei. Limmagine della città è sorprendente sia per i vari stili architettonici che si intersecano gli uni agli altri, sia per la loro reintepretazione personale ed originale da parte degli architetti e degli artisti che vi hanno lavorato: io ho molto apprezzato tutto ciò poiché mostra come la molteplicità delle esperienze umane ed artistiche contribuiscono a conoscere i popoli ed a ricreare la loro identità ed allo stesso tempo a superarla in un processo di conoscenza, assimilazione e reinterpretazione, superamento che dà origine alle civiltà ed al loro evolversi. |