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Alla scoperta di Budapest, romantica e suggestiva di Elena Staurenghi |
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Il centro storico comprende i quartieri di Lipotvaros, Belvaros, Erzsebetvaros, ed è delimitato, in linea di massima, entro un'area compresa tra il fiume Danubio e da due semicerchi: quello più piccolo che contiene propriamente il centro, è denominatoil Piccolo Corso (Kiskörút), quello più ampio è denominato il Grande Corso (Nagy Korút). Il Piccolo Corso che congiunge il ponte delle Catene e il ponte della Libertà; l'aspetto attuale risale alla seconda metà del secolo scorso in seguito all'abbattimento delle antiche mura di cinta e alla trasformazione della vecchia Pest in un settore commerciale. La parte più interessante del centro di Pest è forse la via Váci (Váci útca), dove si trovano le vetrine più eleganti di Budapest. Il silenzio di questo corso interrotto solo dalla musica di musicisti occasionali non può paragonarsi alla vita pulsante di Kossutb Lajos útca, Rákóczi út e Nagykörút. Il Piccolo Corso (Kiskörút) è formato dai viali che girano intorno al centro di Pest, seguendo l'andamento delle antiche mura, s'iniza dalla via Tolbuhin körút, che va dal ponte della Libertà, dove è situata l'enorme complesso dell'Università di Scienze Economiche (Kòzgaz-dasàg-tudomànyì Egyetem), costruito da Miklós Ybl nel 1870-74; a fianco sono i Mercati Generali, della fine del secolo scorso, alla piazza Calvino (Kalvin ter) dove si trova il Calvinista templom in stile classico, del 1818-30, progettato da J. Hofrichter. Il Piccolo Corso prosegue con la via Múzeum körút , dove i situato il bell'edificio classico del Museo Nazionale (Magyar Nemzeti Múzeum)), preceduto dalla statua del poeta epico Jànos Arany (sec. XIX), opera di Alajos Stróbl (1893). Più avanti i vari edifici delle Facoltà di Scienze. Il Museo Nazionale e il più grande museo del Paese,e con
la sua visita si può conoscere, a grandi linee, la storia dell'Ungheria
dalla Fondazione dello Stato ai nostri giorni. Nel vestibolo, il 15 marzo 1848
Sándor Petöfi tenne il discorso che diede avvio alla rivoluzione
ungherese, e ne divenne un simbolo, perciò in occasione della festa
nazionale del 15 marzo il museo è uno dei centri del programma
celebrativo. La mostra permanente più frequentata presenta una delle più antiche corone europee reperibili, la Sacra Corona Ungherese e le insegne dell'incoronazione. Ebbe un ruolo importante durante la rivoluzione del 1848-49. Il corso prosegue con la via Tanács körút
, che all'inizio sulla destra mostra il Museo Ebraico (visitate la sala
commemorativa "Holocaust"), con accanto la sinagoga del 1854-59, che è la più grande
sinagoga in funzione d'Europa e la seconda del mondo con i suoi 3.000 posti. Di
stile romantico, c'è un mix di elementi bizantini e moreschi; le due
cupole a cipolla sono alte 43 metri.All'edificio completamente ristrutturato
nel 1996, appartiene la Galleria degli Eroi e, nel 1991, venne eretto qui il
Monumento ai Martiri Ebrei Ungheresi. Possiamo però ampliare leggermente questo anello, proseguendo dalla Piazza Deák Ferenc ter verso il viale Baicsy Zsilinszky út che ci conduce alla basilica di S. Stefano uno degli edifici più importanti di Pest, e da qui raggiungere la piazza Roosevelt ter da cui iniziamo il nostro itinerario. |