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AGLIE: UN CASTELLO E LA SUA CORTE di Edy Gambillare |
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Villa Meleto, così chiamata perché il viale dingresso e buona parte del terreno attiguo era coltivato a frutteto, fu il soggiorno del poeta Guido Gozzano. Guido Gozzano nacque a Torino nel 1883, studiò giurisprudenza, ma la lasciò per la poesia. La sua prima raccolta di liriche uscì nel 1907 con il titolo La via del Rifugio a cui seguirono nel 1911 I Colloqui . Nel 1908 fu colpito da tisi e, a soli 33 anni, morì nella sua casa di Torino; la sua salma fu trasportata ad Agliè, prima nella tomba della famiglia paterna nel cimitero, poi nel 1951 per desiderio del fratello Renato venne tumulata nella cappella Mautino (famiglia materna) allinterno della chiesa di San Gaudenzio. Villa Meleto cessò di essere di proprietà dei Gozzano già dal 1912-13. Dopo la seconda guerra mondiale la villa fu acquistata dalla signora Edvige Gatti Facchini che cercò di ritrovare gli arredi mancanti per renderla il più possibile simile a quella descritta dal poeta nelle sue liriche. Alla sua morte la villa passò al dottor Francesco Conrieri che la restaurò secondo lo stile "liberty" tipico degli inizi del 900.
Oggi, visitando il Meleto, possiamo ricordare il salotto di Nonna Speranza con " le bione cose di pessimo gusto, gli scrigni fatti di valve, il cucù dellora che canta, le sedie parate a damasco chermisi ". Sfiorando gli oggetti cari a Gozzano ci si sente invadere da quel senso ironico-crepuscolare che ha dominato tutta la sua breve vita. |