appunti di volo

AGLIE’: UN CASTELLO E LA SUA CORTE

di Edy Gambillare

L'itinerario
PRIME NOTIZIE
I LUOGHI SACRI
IL PALAZZO DUCALE
CHIESA MADONNA DELLA NEVE
CHIESA SANTA MARTA
CHIESA SAN GAUDENZIO
CHIESA SANT’ANNA
CHIESA SAN ROCCO
CHIESA MADONNA DELLE GRAZIE
CHIESA MADONNA DELLA ROTONDA
LA CHIESA di SAN GRATO
LA CHIESA di SAN MASSIMO
VILLA MELETO

LA CHIESA della Madonna della Rotonda

Sulla collina di Macugnano sorge un Santuario dedicato alla Vergine. Questa chiesa, eretta su una struttura preesistente, prende il nome di Santa Maria della Rotonda.

La tradizione, purtroppo non documentata, vuole che in origine sia stata un tempio pagano dedicato a Diana, dea della caccia. L’ipotesi leggendaria si giustificherebbe dalla pianta circolare dell’edificio che sarebbe poi stato dedicato al culto da San Martino di Tours.

Nel periodo romanico fu costruita "ex novo" a pianta centrale come i primitivi battisteri cristiani, e fu proprio tale forma a dare il nome alla chiesa.

I monaci la eressero a priorato fino a quando, nel 1600, la chiesa fu abbandonata a causa della peste.

Nel 1585 si legge che la chiesa campestre di Santa Maria della Rotonda nel luogo di Macugnano era una cappella semplice e campestre aveva forma rotonda, con la struttura in stato discreto ma con le pareti scrostate, il pavimento sconnesso e l’altare disadorno.

Alla fine del ’700 don Giovanni Gallinatti, con l’aiuto di alcuni volenterosi, restaurò la chiesa ormai ridotta in rovina: furono demoliti gli ultimi resti del chiostro preesistente e venne realizzata la casa per il cappellano.

Dal 1929 è affidata ai padri domenicani.

Oggi la struttura, che ospita una comunità di ex tossicodipendenti, è ancora di proprietà dei padri domenicani.

Internamente è stata conservata la forma primitiva: la pianta circolare con un corridoio perimentrale delimitato da colonne, formanti un ottagono, che sorreggono la galleria, al piano superiore, su cui è impostata a sua volta la cupola ellittica.

Sull’altare maggiore l’icona di semplice fattura rappresenta l’Addolorata ma non è possibile stabilire l’epoca in cui fu realizzata a causa dei vari restauri subiti.

Lateralmente sono presenti altri due altari di cui la completa assenza di notizie non consente di dare alcuna informazione.

Esternamente la facciata si presenta con un ampio portale a tutto sesto incorniciato da quattro paraste, in ordine gigante, concluse da un frontone triangolare. Dell’originario impianto costruttivo dell’edificio permane il campanile romanico con archetti pensili che si erge al centro della costruzione mentre, alla sua destra, ritroviamo un altro piccolo campanile a pianta circolare, munito di campana, appartenente all’epoca delle modifiche di don Galinatti.