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Tra la città medioevale

di Francesco e Angela

Palazzo dei Consoli

Il Palazzo dei Consoli è uno dei più bei palazzi pubblici d'Italia; alto oltre 60 metri, domina la città con la torre campanaria e la loggia panoramica e si apre verso la grande piazza pensile con la scalinata a ventaglio.

L’imponente costruzione in blocchi squadrati di pietra locale, di stile romanico con lievi influenze gotiche, nel contempo è agile ed elegante nella sua struttura. Quattro grandi contrafforti dividono in tre parti la facciata coronata da archetti pensili, da merli e da una svettante torre campanaria che dona al palazzo grazia ed eleganza. Costruito fra il 1332 e il 1337, è attribuito a Matteo Gattapone su progetto di Angelo da Orvieto, il cui nome è riportato in un'epigrafe sopra il portale maggiore, autore quest'ultimo della scalea a ventaglio che sale al portale gotico e delle bifore ai lati dell'ingresso.

Al piano superiore si aprono sei finestre accoppiate a due a due sopra le quali corre una lineare fascia ornamentale a dentelli. Alla sommità è presente un coronamento di archetti ogivali e di merli guelfi.

Nel lato sinistro si slancia l'agile torretta campanaria merlata, dove è posto il Campanone che risale al 1769 e pesa 20 quintali. Suonato a mano da sei campanari della Compagnia dei Campanari in modo fisso 55 volte ogni anno, è considerato da tutti gli eugubini la voce della città; ad ogni occasione pubblica fa sentire i suoi rintocchi creando emozioni sempre nuove.

Gli altri lati del palazzo ripetono le forme della facciata, tranne quello verso valle, sul quale è appoggiata un'ala molto stretta che termina in alto con un'ariosa loggia e ingloba, nella parte bassa, una rampa di comunicazione incompiuta. All'interno dell'imponente sala maggiore con volta a botte e nei vani al piano superiore (modificati successivamente) è ora sistemato il Museo Comunale.

Molto suggestivo è l'interno: la grande sala dell'Arengo con volta a botte, la cappella palatina e il piano nobile riservato alle funzioni di governo dei Consoli, con affreschi, arredi lignei e fontane. Nel corridoio segreto, i servizi igienici medievali e le tubature per l'acqua corrente testimoniano l'alto grado di tecnologia raggiunto dalle maestranze eugubine.