Gubbio
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Tra la città medioevale

di Francesco e Angela

A volo radente sulla città

La città si trova a circa 500 metri di altezza e si sviluppa sul pendio del monte Ingino, dal quale discese il lupo affamato che Francesco ammansì.

La cittadina è suggestiva per il suo inconfondibile ed inalterato aspetto medievale, per i suoi pregevoli monumenti, per le innumerevoli testimonianze storiche ed artistiche, e per la rinomata Corsa dei Ceri conosciuta in tutto il mondo. Gubbio dunque conserva di quel lontano periodo l'assetto urbano, gli edifici, le strade, le opere d'arte. Viuzze e gradinate fra le case di calcare uniscono le strade maggiori, parallele a diverso livello sul fianco del monte.

L'assetto viario infatti è costituito da cinque strade sostanzialmente parallele, corso Garibaldi, via Savelli, via dei Consoli, via XX Settembre, via Mazzini e via Reposati, che probabilmente ricalcano l'antichissima tracciato della romana Iguvium. Per il resto è un continuo intersecarsi di stradine e scalette dall'andamento spesso caratteristico e suggestivo per le diverse prospettive visiche che offrono dei luoghi.

La presa di contatto con la città evidenzia come sia circondata quasi interamente dalle antiche mura che il vescovo Sant'Ubaldo fece erigere a sua difesa quando la volle ricostruire sui declivi del monte Ingino invece che nella piana sottostante ove prima era collocata e dove aveva subito una serie di distruzioni e di incendi.

Lungo questa cinta delle mura ancora in buono stato si può osservare dall’esterno la città percorrendo con l’auto la via adiacente le mura.
Entro la cerchia delle mura mediovali si può accedere dalle seguenti porte: Porta Romana, l’unica che si è conservata completa del torrione e del vano per alloggiare la saracinesca, ed in cui sotto l’arco sono visibili tracce di un affresco con la Madonna e santi, Porta Vittoria, Porta degli Ortaccì, Porta Metauro, Porta S. Ubaldo, Porta Castello.

La visita della città va fatta esclusivamente a piedi, o in parte coi mezzi pubblici; se giungiamo in auto ci sono diversi parcheggi a pagamento ed anche gratuiti (il più ampio nella zona dell’anfiteatro) dove parcheggiare, e quindi si può iniziare l’itinerario dal punto che si ritiene migliore.

Noi abbiamo lasciato l’auto in piazza dei 40 Martiri ed iniziato a visitare quanto la circonda: la chiesa di San Francesco, l’enorme fabbricato con porticato al piano terra, sovrastato dalla loggia dei tiratori con l’attigua chiesa di Maria dei Laici, adiacente la Via Piccardi, una delle più caratteristiche dell'epoca medioevale, da cui si scorge l'imponente mole del Palazzo dei Consoli.

Ci dirigiamo verso il quartiere medioevale con il Palazzo del Capitano del Popolo, una delle migliori costruzioni medioevali eugubine, il cui esterno è abbastanza ben conservato.

Infine visitiamo la parte alta attraversata da Via dei Consoli , Piazza della Signoria e Via XX Settembre.
E’ uno spettacolo affascinante che culmina nel panorama dalla Piazza della Signoria, una piazza bellissima con il maestoso Palazzo dei Consoli ed il Museo Civico che contiene le famose tavole eugubine, cui si contrappone il Palazzo Pretorio, ora sede del Municipio.
Dalla via XX settembre si può ammirare la vista sulla via della Repubblica, che la collega con la piazza dei 40 Martiri.

A questo punto è ancora da visitare la zona della città ancora più in alto che si può raggiungere a piedi o con gli ascensori proprio fino al Duomo e al Palazzo Ducale.

Per chi ama le lunghe passeggiate, proseguendo si può giungere fino alla cima del monte Ingino , dove c’è la basilica di Sant’Ubaldo, protettore della città.

Se siete stanchi dalla basilica si può scendere con la funivia che ha la stazione terminale nelle vicinanze di Porta Romana.

Attraversando la porta Romana si rientra entro le mura della città, e svoltando a sinistra e percorrendo corso Garibaldi, subito sulla destra c’è la Chiesa della SS. Trinità che appartenne (secc. XIV-XV) ai Disciplinati del Crocifisso di S. Agostino. Nel sec. XVI vi furono trasferite le Terziarie Francescane.
Del primitivo edificio rimangono vistose tracce nella facciata.
All'interno fu radicalmente trasformata nel sec. XVIII. Notevole è la decorazione in stucco del presbiterio. Tra le pale d'altare bella quella con S. Giuseppe e due Sante di Giuseppe Reposati (2° altare d.).

Continuando sulla via si può fare una deviazione a sinistra in Via Armanni per visitare la Chiesa di San Pietro; possiamo prosegue per Via Mazzini e Gioia, oppure ritornare su via Garibaldi, comunque arriviamo in via della Repubblica e quindi in Piazza 40 Martiri, da cui siamo partiti.

Come avrete compreso il percorso della visita è di tipo circolare e quindi molto adattabile alle esigenze e curiosità de turista.