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Tra la città medioevale di Francesco e Angela |
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Vi si accede dal pubblico ascensore di via XX Settembre che sale
agli orti della Cattedrale, Giunti nella parte alta della città con lascensore possiamo visitare: la chiesa Cattedrale, sorta a partire dalla fine del secolo XII, modello di architettura gotica per tutte le chiese cittadine, ricca di opere darte. Di fronte alla Cattedrale è il Palazzo Ducale, che al suo interno presenta tra laltro i risultati della scavo archeologico di unarea sottostante che intorno al 1000 era occupata da una serie di rudimentali abitazioni. Dopo aver gustato il panorama dei vicini giardini pensili, ci
portiamo a Parco Ranghiasci Brancaleoni,
Vi troveremo unarea verde panoramica dove tra laltro sorge una antica torre di avvistamento duecentesca che potremo salire sino alla sommità. Realizzato per volontà del marchese Francesco Ranghiasci
Brancaleoni tra il 1831 e il 1849. L'area verde nacque con l'intenzione di
creare un giardino all'inglese con grandi viali su un terreno degradante a
ridosso delle mura di Gubbio. Riusciamo dal Parco e discendiamo ripidamente dalla via Ducale; vicinissimo, nellappena restaurato trecentesco Palazzo dei Canonici, con tre eleganti bifore, si trova il Museo Diocesano, che ospita, nelle sale medievali che furono dimora dei sacerdoti che servivano la Cattedrale, dipinti due-trecenteschi, opere rinascimentali e nelle cantine, la grande Botte cinquecentesca della capacità di ben 20 mila litri!. Alla via Ducale, poco prima del palazzo Ducale, si innesta
via Galeotti, Proseguendo si giunge in via XX settembre e a destra ammiriamo la Piazza della Signoria, mentre a sinistra percorrendo fino in fondo giungiamo allantico arco di S. Marziale che fu costruito sul luogo dove sorgeva la porta Vehia, una delle prime porte antiche delle mura cittadine. Oltre l'arco, la Chiesa e il Convento di S. Marziale. La chiesa risulta menzionata fin dal sec. XII; nel 1533 venne inglobata nel monastero di S. Marziale, che la delimita da due lati. La principale caratteristica di questo edificio romanico consiste nella pianta basilicale zoppa: due navate separate da archi su grossi pilastri, quella maggiore provvista di abside e una navatella sul lato sinistro. Manca una vera facciata, prolungandosi la chiesa nel locale che costituiva il coro delle monache. In quest'ultimo vano sono conservati alcuni dipinti, tra i quali la Madonna col Bambino e Santi di Benedetto Nuca (1553) e la S. Vittoria attribuita a Giovanni B. Michelini (forse 1654). |