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Tra la città medioevale di Francesco e Angela |
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Piazza della Signoria, ora Piazza Grande, delimitata dai palazzi Consoli, Ranghiasci-Brancaleoni e Pretorio costituisce una tra le più maestose e ardite realizzazioni urbanistiche medievali, che la rendono una delle più belle d'Italia. Dalla balconata della piazza si può ammirare un bel panorama sulla città. La parte orientale della sottocostruzione, trecentesca, è
divisa in quattro sezioni a due piani, le cui facciate, che si affacciano su
via Baldassini, sono del tutto analoghe a quelle delle abitazioni eugubine
medievali. La Piazza si apre come una balconata sul piano sottostante, offrendo un magnifico panorama sulla città. E dominata dalla mole del palazzo dei Consoli, di fronte al quale sorge il palazzo Pretorio, ora sede del Municipio, di costruzione trecentesca, esternamente incompiuto e in parte modificato, che all'inizio consisteva in una costruzione parallelepipeda con una sola stanza ad ognuno dei piani originari; un pilastro ottagonale che attraversa la parte centrale del palazzo, regge le volte a crociera di ogni stanza. Il lato maggiore della piazza è dominato dalla linearità del neoclassico palazzo Ranghiasci- Brancaleoni, la cui lunga facciata neoclassica del XIX, appena interrotta dai tre avancorpi di finte logge a colonna, si contrappone in armonia con la lunga terrazza antistante, ma una schiera di edifici diversi; due falsi portali che mimetizzano laccesso a dei vicoli medievali inglobati nel palazzo sul suo retro e vari sottopassaggi che conducono alla Via Ducale. I Palazzi Municipali costruiti al centro della città, rappresentano la grandiosità del progetto politico e istituzionale del Comune eugubino al principio del XIV secolo. Nel 1321 gli eugubini decidono di costruire due nuovi palazzi pubblici in sostituzione dell'antica residenza comunale. Per il complesso viene scelto un luogo centrale della città, in modo che i palazzi risultassero tangenti a tutti i quartieri. Sin dall'origine è prevista una grande piazza pensile tra il Palazzo dei Consoli e quello del Podestà. L'immane sforzo costruttivo, iniziato sotto la direzione dell'architetto Angelo da Orvieto, si protrae fino alla metà del '300. Le vicende politiche che travagliano Gubbio dal 1350 al 1384 impediscono di terminare l'impegnativo progetto. Solo alla fine del secolo successivo viene completata la piazza. Nel sec. XVI è costruito un loggiato nel lato verso valle di Piazza Grande, abbattuto poi nel 1839, mentre nel lato opposto si erigeva il neoclassico Palazzo Ranghiasci. |