Tunisia : tra oasi, mare e montagna
A cura di Davide AIRO' |
||||||||||||||||
|
Lungo il
tragitto da Douz a Gabes, potreste decidere di deviare verso l'oasi di Kebili o
le case berbere di Matmata. La prima è molto simile a Douz, mentre le
seconde, benché siano segnalate in tutti gli itinerari, non vi
offrirebbero alcuna emozione degna di essere vissuta, ma vi procurerebbero solo
sgradevoli sensazioni di sporcizia e miseria. Gabes è la prima delle
oasi marine, e si offre tramite una spettacolare vegetazione, visitabile, a
pagamento, attraverso una lunga e piacevole passeggiata in calesse. Se non
siete mai stati a Disneyland, o avete letto il nostro itinerario, avrete la
possibilità di vivere, questa volta realmente, la sensazione di essere
immersi nella natura e osservarla da un punto di vista mobile nel suo sviluppo,
man mano che ci si avvicina all'acqua. Djerba è la meta. Ma prima di arrivarci, lungo la strada ci si può fermare a Zarzis, un'oasi marittima che recentemente, conoscendo un ragguardevole sviluppo, grazie alla vastità delle spiagge dove è possibile la pesca subacquea e al litorale pittoresco è cresciuta turisticamente. L'agglomerato urbano di quella che era l'antica Gergis romana, verdissimo e pittoresco, si colora il venerdì durante il mercato e ospita la principale squadra di calcio del campionato tunisino. Una passeggiata lungo le stradine dell'oasi sarà animata dalla presenza dei locali che portano un insolito sombrero di paglia. La ricchezza cromatica della vegetazione di Zarzis risiede anche nella presenza coloratissima dei melograni. Ovunque, ma soprattutto nei Jardins la loro presenza piace moltissimo ai turisti. |
|