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LE OASI DI
MONTAGNA
Non potrete
resistere alla tentazione di visitare le oasi di montagna, e non dovrete farlo,
perché da Tozeur sono raggiungibili le oasi di Chebika e di Tamarza.
Chebika Chebika, è composta da una
sorgente che sboccia a poca distanza dal lago Chott el-Gharsa, tra montagne
brulle e calde, risaltando particolarmente grazie al colore delle palme.
Tamarza L'arrivo a Tamarza, invece, è abbastanza sconfortante. Il
piccolo villaggio è totalmente distrutto dalle piogge torrenziali del
'69. Invece, l'oasi, posta 16 km a nord di Chebika, è rigogliosa di
vita, la possibilità di fare il bagno sotto le cascate è il
massimo del refrigerio. C'è da sottolineare che, pur essendo in
pieno deserto, il caldo è sopportabile, niente a che vedere con la valle
dei Re; a renderlo caldo è piuttosto la vista di montagne brulle e la
presenza delle oasi sullo sfondo, lontane. Il vento non brucia, e non secca le
labbra. Fa piuttosto freddo la sera, mentre la notte è meglio provvedere
con coperte di lana.
Nefta A malincuore,
lasciando Tozeur e le oasi di montagna, (peraltro collegate alla città
tramite la "lucertola Rossa", un treno lussuoso e caratteristico) vi dirigerete
verso Nefta. Una piscina in pieno deserto. Questa è l'attrazione
principale dell'oasi di Nefta. Il punto più alto dell'avvallamento che
dà origine a questa ennesima oasi di montagna, la Corbeille, è,
infatti, sovrastato da una piscina in cui le acque calde della sorgente
sotterranea emergono. Non so quanto vi possa essere di sollievo, però,
un bel bagno caldo. A Nefta, il Mausoleo di Sidi Bou Ali rappresenta l'unico
sito di interesse culturale della zona. Immersa tra le dune, Nefta è
forse la migliore posizione per ammirare l'alba o il tramonto sul deserto. Da
qui in poi, infatti, la presenza sempre più ravvicinata del mare si fa
sentire, influenzando l'aspetto paesaggistico.
Douz Lasciandosi i laghi
alle spalle, diretti a Est, è doverosa la tappa a Douz. L'ennesima oasi
si sviluppa a ridosso del lago salato Chott El Jerid, che quando non è
asciutto costeggia la strada fra Kebili e Tozeur. Proprio perché, nel
percorso inverso, Douz è la prima delle oasi, viene definita dai locali
"la porta del Sahara". |
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