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Il
Cinquecento - parte 3
Il 27 Marzo 1536 il
Duca Carlo II, minacciato dalle truppe di Francesco I,
abbandonò Torino e si diresse verso Vercelli. Il viceré francese,
il sire di Mont-Jean, fece fortificare la città in vista della guerra
contro Milano. Fu abbattuto tutto quanto era fuori le mura, ai quattro angoli
delle mura furono costruiti quattro baluardi per le artiglierie; fu sistemato,
inoltre, al di là del fossato, un argine di terra che si innalzava
dinanzi alle mura quasi fino a raggiungerne laltezza. Francesco I,
sostenendo di avere diritto al possesso del ducato, annesse il Piemonte ad una
delle province francesi in suo possesso.
Nel 1557 Emanuele
Filiberto, ricevuto dal cugino Filippo II dAsburgo il comando
delle armate in Fiandra, il 10 agosto sconfisse i Francesi a San Quintino: con
il trattato di Cateau Cambrèsis, il nuovo duca di Savoia riebbe i
territori perduti, Chi è padrone di Torino è padrone del
Piemonte diceva il duca pertanto, volle che Torino ne diventasse la
capitale; non più Chambery perché era strategicamente più
esposta alla Francia.
Poi
trasportò a Torino lUniversità degli Studi da
Mondovì, la reliquia della Sindone da Chambery ed inoltre
incentrò le principali funzioni politiche ed amministrative. Emanuele
Filiberto si installò nello stesso palazzo vescovile accanto al Duomo,
dove avevano vissuto i governatori francesi. |
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