|
In
viaggio per la Sardegna, l'isola delle forte
emozioni di Davide AIRO' e Assunta FATIBENE |
|||||||||||||||
|
Continuando verso
ovest, la prima meta sulla faccia opposta della Sardegna, è una
località turistica sarda: fantastica, si tratta di Alghero. Le scogliere scendono a picco sul mare, con strapiombi impressionanti. Le pareti rocciose appaiono come un sughero butterato, scavate in mille anfratti dal vento e dal mare. Senza creare un forte contrasto, le mura di difesa si fondono con esse in più punti. Invece, la cittadina, abbandonato il centro storico appare come una classica cittadina estiva. Gli elogi destinati alla bellezza del mare li ho già spesi tutti nella Costa Smeralda, ma qui lo spettacolo naturale regge il confronto, e i turisti lo hanno capito da un pezzo. La gente, soprattutto la sera, contribuisce a donarle un aspetto vacanziero e spensierato, come è giusto che sia. L'unica nota dolente spetta agli albergatori, che, non aperti alle richieste del pubblico non suscitano benevolenza nei clienti, e spesso rimangono altezzosamente distaccati. Da Alghero, a meno che non vogliate ritornare a casa passando dall'aeroporto locale, dirigetevi verso Sassari, e con la scusa fate un salto a Capo Caccia, dove gli scogli raggiungono livelli di bellezza inarrivabili, così come il mare che li racchiude, per fare uno dei bagni nei luoghi migliori del Mediterraneo; e alle magnifiche grotte di Nettuno, che modellate egregiamente dallo scorrere del tempo sul calcare creano delle incantevoli sculture di stalattiti e stalagmiti, capaci di congiungersi e, illuminate da un magnifico gioco di luci, rispecchiarsi sul placido laghetto sotterraneo. Il contrasto tra l'azzurro intenso del lago, il calcare sfumato dal rosa al bianco al blu, e le luci verdi creano uno dei migliori scenari che si possano vedere. Non è lungo il tragitto fino a Sassari, ma è difficile portarlo a termine, rapiti dalla bellezza delle coste in aperto contrasto con l'atmosfera sempre più inospitale dell'interno. |
|