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con le Piccole guide di Susa |
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Per difendersi dalle invasioni barbariche, nel III sec. dopo Cristo, Susa si cinse di mura. Sui diversi lati vennero aperte delle porte e sul lato nord - sud si trova Porta Savoia , costituita da un solo fornice. Allorigine era anche più stretto, proprio per difesa : di sera, infatti, veniva chiuso con una saracinesca , manovrata da quella balconata coperta che guarda linterno della città. La porta è collegata a due torri di pianta circolare , forate da diversi piani di finestre, che oggi sono in parte murate. Linterturrio è formato da un corridoio di ronda al primo piano e poi si aprono quattro ordini di finestre ad arco, che sono sfalsate sia per motivi di staticità che estetici. Il fornice è stato allargato notevolmente intorno al 1750, perché vi doveva passare il corteo nuziale di Amedeo di Savoia. Le torri, invece, rispetto alle originarie, sono state più volte abbassate, lultima ad opera di Napoleone. Seguendo i resti delle mura e partendo dal Castello, è possibile seguire il tracciato della cinta muraria difensiva , costruita in fretta e furia nel III secolo dopo Cristo dai Segusini, per difendersi dalle invasioni barbariche A partire dallArco e dal Castello, le mura si collegavano a Porta Savoia, giungevano fino alla Dora che costeggiavano e poi, piegando verso sud -est raggiungevano Porta Piemonte (Torre dellorologio). Di qui seguivano lattuale strada statale 24, fino a raggiungere via dei Fossali (attuale corso Unione Sovietica) per poi richiudersi al Castello. In questo modo la città di Susa, a forma di triangolo, era tutta difesa. Le mura erano larghe da quattro a sei metri e disponevano di un camminamento interno per favorire lo spostamento dei soldati impegnati per la protezione della città. Le mura, innalzate nel III e IV secolo dopo Cristo erano costruite "a sacco" cioè con pareti esterne in muratura e una zona interna riempita con materiale di riporto. Quando nel corso dei secoli le mura sono state demolite, si sono trovati tantissimi oggetti , anche preziosi, di età romana, per lo più di marmo, come iscrizioni, pietre miliari, frammenti di scultura... Tutto materiale usato e buttato alla rinfusa, che dimostra lurgenza con la quale le mura dovettero essere costruite |