L'itinerario nella città
In lungo e in largo
dal baluardo Santa Maria alla Cattedrale
dalla Cattedrale a Palazzo Guinigi
dal Palazzo Guinigi alla Porta S. Donato
dal Porta S. Donato nel cuore del centro storico

approfondimenti
Profilo storico
Il cuore del centro: Via Fillungo
Giacomo Puccini
Le mura
Piatti tipici


I dintorni :
la PIANA LUCCHESE


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Lucca: un'isola di verde e di storia

Piatti tipici e prodotti agroalimentari

La cucina della Lucchesia è fatta di cibi semplici, genuini, preparati con fantasiosa originalità, grazie anche ad un clima e ad una configurazione del territorio che forniscono in abbondanza prodotti di grande qualità.

Nella Piana di Lucca, l'ulivo dà colore al paesaggio e fornisce un olio incomparabile, esportato in tutto il mondo. Le sue spiccate caratteristiche organolettiche lo hanno elevato a nutrimento principe eli una sana e corretta alimentazione.
Si tratta di un olio unico per la perfezione del sapore (fruttato di oliva al giusto punto di maturazione, intensa sensazione di dolce, piccante accennato), del colore (giallo dorato con riflessi verdi) e dell'aroma complessivo, tanto che molti assaggiatori tengono un campione di olio extravergine delle colline lucchesi come termine di paragone. Questo prodotto è così famoso in tutto il mondo che l'Oxford Dictionary lo definisce Lucca Oil Superior Quality of olive oil , accomunandolo così, unico olio al mondo, a prodotti come Cognac e Champagne.

Anche la vite contribuisce a caratterizzare il paesaggio, soprattutto collinare, intorno alla città, fornendo due tipi di DOC: Montecarlo e Colline Lucchesi.

I primi sono vini che provengono dalle uve di vigneti coltivati nel comune di Montecarlo, ed in parte anche in quelli di Altopascio e Porcari. I vitigni più ricercati sono Trebbiano Toscano, Pinot grigio e bianco, Vermentino, Sauvignon, Roussane e Semillon per il bianco; Sangiovese, Lanaiolo, Ciliegiolo, Colorino e Malvasia nera per il rosso.

I DOC delle colline lucchesi sono vini che provengono dalle uve di vigneti coltivati nei comuni di Lucca, Capannori e Porcari. I vitigni coltivati, da lunga tradizione, sono Sangiovese, Lanaiolo, Ciliegiolo e Merlot per il rosso, Trebbiano Toscano, Greco, Grechetto, Vermentino bianco, Malvasia, Chardonnay e Sauvignon per il bianco.
In entrambi i casi il clima dolce, l'esposizione a mezzogiorno e la presenza di cime più alte che proteggono dai freddi di settentrione contribuiscono ad una produzione forte, sana, con alto tasso zuccherino ed intensi profumi.

Recentemente è stato ideato un itinerario particolare, le Vie del Vino in Lucchesia, che da Lucca, attraverso uno scenario armonico, fatto di colline verdeggianti, olivi secolari e filari di vite, permette di raggiungere le più note fattorie per gustare i migliori prodotti delle loro cantine.

Questo olio e questi vini si accompagnano alla perfezione con tutta una serie di piatti tipici di cui la tradizione culinaria lucchese è ricca. Tra i primi piatti, vanno giustamente menzionati i famosi tordelli alla lucchese, che al pari dei tortelli mugellani, rappresentano un capitolo della grande tradizione italiana della pasta all'uovo ripiena. Il ripieno varia secondo i luoghi, ma solitamente sono usate carni miste, bovine e suine, rosolate e mescolate ad insaccati come mortadella e salsiccia. Tra i secondi, spicca il coniglio in umido, piatto della tradizione contadina, dalla preparazione molto semplice, che in inverno si accompagna alla polenta.
E che dire della anguilla del Serchio in zimino? Da secoli lungo la valle del Serchio si utilizzano le anguille in cucina, ed i modi per cucinarle sono molti, dal più semplice arrosto, alla griglia o appunto "in zimino", che in Toscana significa cotta con le erbe, in questo caso il prezzemolo ed il pomodoro.

L'abbondante presenza dell'olio giustifica anche i grandi piatti di fritto misto con verdure di tutte le qualità, carne di pollo e di coniglio. Il dolce lucchese per eccellenza è il buccellato,ciambella con farina di grano, zucchero, vaniglia, anici. Il suo nome deriva da buccina, tromba militare romana ricurva, ed il suo nome compare già in un documento del 1485. Inzuppato nel Vin Santo, è gustoso per tutti i palati.

Infine la China Lucchese Massagli , elisir di china creato nel 1855 dal dottor Pasquale Massagli nella farmacia tuttora esistente di S. Michele a Lucca. Prodotto come corroborante antimalarico e febbrifugo, la bevanda è leggermente alcolica ed è ottima sia come aperitivo che come digestivo. La preparazione prevede una lunga macerazione della corteccia di Ginebona Officinali , con l'aggiunta di erbe aromatiche.

Per concludere, da menzionare il pane di Altopascio, particolarmente adatto ai crostini con i fegatini, ottimo anche raffermo, nelle zuppe o in un dolce; è famoso in tutta Italia grazie al lavoro di panifici artigianali che lo consegnano fresco e fragrante attraverso un'efficiente rete di distribuzione.