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Litinerario dal Palazzo Guinigi alla Porta S. Donato A pochi metri dalla Torre, su via SantAndrea, svoltando a destra troviamo Piazza Guidiccioni sede dell'Archivio di Stato e Palazzo Saminiati dove sono conservate due opere attribuite al pittore tedesco Georg Cristoph Martini detto il Sassione. Proseguendo diritto giungiamo alla Piazza del Mercato o Piazza Anfiteatro, un luogo che non manca mai di affascinare e stupire, noto anche perché scenario di spot pubblicitari per grandi marche internazionali. Sorta sull'originale impianto d'epoca romana, ancora visibile all'esterno, la piazza ha subito nel corso dei secoli una stratificazione abitativa, commerciale ed artigianale che le ha fatto assumere una connotazione irripetibile, con la struttura originaria a forma ellittica ancora perfettamente riconoscibile. Tornando sui propri passi, s'incrocia la più frequentata ed animata strada della città: Via Fillungo, vero centro commerciale e "salotto buono" di Lucca. Adiacente lAnfiteatro, da via Fillungo si apre una veduta di un'altra bellissima piazza, di S. Frediano, ove sorge la omonima basilica dedicata al santo che fu vescovo di Lucca. La facciata, in marmo bianco, è dominata da un grande mosaico di stile bizantino con l'Ascensione di Cristo, attribuito alla scuola dei Berlinghieri, che fiorì in Lucca nel Duecento. Discendendo per via Cesare Battisti si gode la vista del seicentesco Palazzo Pfanner, con il giardino all'italiana ornato da statue di marmo, ora visitabile, Proseguendo giungiamo in via Buia, dove svoltiamo a destra ed in via S. Giustina, incontriamo due notevoli edifici: Palazzo Orsetti e Palazzo Mansi. Il primo, attribuito a Nicolao Civitali, è sede dell'amministrazione comunale che lo ha acquistato nel 1971. All'interno una serie di sale di grande pregio, tra cui la Sala degli Specchi e pregevoli dipinti, come la Morte del Wallenstein di Pietro Paolini. Il secondo è, come accennato, sede di uno dei Musei nazionali di Lucca. Si tratta di un magnifico esempio di dimora patrizia cinquecentesca. Al suo interno si conservano gli appartamenti monumentali del piano nobile con ambienti affrescati, saloni con arazzi, la famosa Camera degli Sposi o di Lucida Mansi del XVIII secolo e una ricca Pinacoteca. Proseguendo ancora verso ovest, su via San Paolino, si sbocca in un grande spazio a verde, racchiuso dalla cinta muraria: è il Piazzale S. Donato, che fino agli inizi del '900 era l'antico Prato del Marchese, utilizzato per secoli, in occasione delle festività del settembre e di altri solenni festeggiamenti, per le corse dei cavalli, spettacoli di vario genere e parate militari. Nel 1832 vi era anche un grande anfiteatro di legno, opera dell'architetto Nottolini, anelato poi distrutto. Di nuovo in vista delle mura, si dia uno sguardo alla Vecchia Porta S. Donato, così detta per distinguerla dalla nuova a pochi metri di distanza; edificio massiccio e squadrato, fu costruito nel 1590 su progetto dell'ingegnere emiliano Cinese Bresciani. |