L'abitato termina nella parte più alta con una vasta spianata, il baglio, tradizionale rifugio della popolazione in caso di pericolo. Un'impressionante fenditura, parte naturale e parte tagliata appositamente, lo separa dal Castello, ; nel passato era unito da un aereo ponte levatoio sospeso per circa 10 metri.

La sua posizione preclude da ogni altra parte l'accesso, per cui solo dal lato del baglio si sono sviluppate le fortificazioni in muratura, oggi riconoscibili in un robusto torrione cilindrico, quasi un bastione, e alcuni tratti di mura di cortina.
Si può ammirare dallo spiazzo l'ampia vallata di Antonimina, dove sono situate le Terme delle "Acque Sante Locresi", e le colline a destra, di Canolo.

Sull'antico Castrum romano, si ritiene che le fasi di costruzione del complesso possono essere fatte risalire ad un'epoca altomedioevale (X secolo), ad un generale adeguamento restaurato dai Bizantini e dai Normanni, e a ampiamente rimaneggiato nei secoli successivi. Le strutture attuali sono aragonesi.