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Itinerario di visita
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GERACE, passseggiando tra le vie mediovali


Itinerario di visita

Gerace è conosciuta con diversi soprannomi: Città santa, la Firenze del sud, che, secondo me, non rendono il fascino che possiede questa città d'impianto medioevale che domina dai suoi 500 metri circa di altezza, non solo il mare della Riviera dei Gelsomini, distante solo 10 km, ma anche spazia nella medesima distanza verso montagne molto belle e caratteristiche: le Dolomiti del sud, in quanto rassomigliano proprio a quelle originali, anche se non sono così alte.

Per ammirare più da vicino queste Dolomiti e la natura circostante si consiglia di completare l'itinerario preseguendo in salita verso Zòmaro sulla statale 111 fino al bivio del Passo Mercante che riporta sul mare in corrispondenza di Siderno Marina, percorrendo una strada più stretta che attraversa tutto il territorio montano, ed i Comuni di Canolo Nuovo, per godersi il fresco in una pineta molto bella, Canolo, per vedere di fronte proprio le montagne di tipo dolomitico, Agnana, Siderno Superiore, per gustare il paesaggio che ti ripaga della non perfetta condizione del fondo stradale.

Mi raccomando prudenza in quanto la strada è stretta e si può incontrare nella zona alta la nebbia; in quanto la quota di partenza è sistuata a circa 900 metri.
D'estate, questo itinerario, è meta anche dei bagnati anche per rinfrescarsi dal caldo calabrese.

Per giungere a Gerace, si percorre la S.S.111, da Locri per circa 10 km, si ha modo quindi di compiacersi della bellezza naturale e man mano che si arriva a destinazione si può godere dell'inserimento della città adagiata alla rupe dominata dal Castello in posizione pressochè imprendibile, rinserrato nella parte più orientale del tavolato e separato dal resto dell'insediamento da una profonda spaccatura naturale. anche delle innumerevoli bellezze architettoniche.

La città per oltre un millennio fu la capitale politico- culturale e religiosa dell'intero comprensorio, per molti secoli fino agli anni '50 fu la sede vescovile; delle sue numerosissime chiese, circa 80, oggi ne restano una ventina. Conserva un tipico tessuto urbanistico mediovale diviso in tre parti: la bassa, detto Borgo, la intermedia, detto Borghetto, e la alta, il vero centro storico.

L'ingresso alla città avviene attraverso il Borgo e successivamente il Borghetto, entrambi dotati di distinte fortificazioni come antemurali della città adagiata sulla sua rupe. Il profilo urbano oggi non presenta grandi salienti (il campanile della cattedrale è stato dimezzato dopo il 1788), ma è intuibile la posizione pressochè imprendibile del Castello, rinserrato nella parte più orientale del tavolato e separato dal resto dell'insediamento da una profonda spaccatura naturale.

Per la visita della Città vecchia, l'auto si può lasciare nei diversi parcheggi; consiglio di lasciarla a sud iniziando dal Borgo, là dov'era l'antica porta della Varvara e le botteghe dei vasai., oppure a nord nella piazza del Baglio, dove è situato il Castello; comunque vi sono diversi altri posti tra questi indicati dove è possibile comeunque posteggiare.

E' disponibile un giro lungo alcune strade del Paese con un trenino su gomma che consente di apprezzare l'insieme mediovale con le varie bellezze architettoniche; e quindi consiglio di effettuare questa visita particolare e cursiosa.