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La chiesa, in stile Bizantino-Normanno, ha dimensioni notevoli 75x26 mt, per cui l'inserimento nel tessuto urbano non consente una visione d'insieme da gustare. A destra, attraversando la porta, o meglio l'Arco dei Vescovi, barocco, come barocchi sono il finestrone e il gran portale applicati all'abside centrale, si può costeggiare il fianco settentrionale su cui si aprono l'ingresso usuale alla chiesa e l'accesso alla minuscola corte, che racchiude la tozza torre campanaria e il maestoso portale ad archi concentrici aperto sulla sobria facciata romanica d'ispirazione lombarda. Ricostruita intorno all'anno 1000 a sviluppo basilicale con tre navate suddivise da due file di colonne marmoree di età imperiale. Nella parte inferiore o cripta vi è la Cappella dell'ltria. L'interno è a croce latina diviso in tre navate e cripta sottostante, a cui si accede dalla navata centrale. La cripta, forse antico sacello bizantino è il nucleo più antico dell'edificio e presenta una pianta a croce greca con piccole absidi ricavate nel muro. Le colonne e i capitelli della cattedrale, realizzati in prezioso marmo e granito, provengono in parte da Locri e risalgono al periodo magnogreco. Nella navata destra si trovano: frammenti architettonici dei secoli XI e XII d.C.; sepolcro di Giovanni e Battista Caracciolo (1575); sepolcro di Nicola Palizzi (XVII sec.); cappella del sacramento con volta a costoloni e capitelli decorati in stile gotico - cistercense. Nella navata sinistra vi sono: altorilievo dell'incredulità di S. Tommaso del 1547; cappella cinquecentesca della Madonna della Deitria, con decorazioni in marmi policromi; statua marmorea del 1300 di scuola pisana raffigurante una Madonna col bambino; cappella di S. Giuseppe. struttura della cattedrale
8 - Bassorilievo di San Tommaso commissionato dal canonico Tommaso de Mercuri nel 1547. E' attribuito alla scuola del Gagini, molto fine e carico di spiritualità. 9 - Altare Maggiore, consacrato dal Vescovo Ildefonso del Tufo nel 1731, è dovuto ai fratelli Antonio e Giuseppe Palazzotto da Catania e Antonio Amato da Messina. Della stessa epoca sono il Crocifisso e grandi candelabri in bronzo.L'altare basilicale consacrato dal Vescovo GianCarlo Maria Bregantini e dal metropolita Greco-ortodosso Mons. Spiridione il 9 luglio 1995 in occasione del 950° anniversario della prima consacrazione della Cattedrale. E' il primo altare dopo la separazione delle due Chiese avvenuta nel 1054, ad essere consacrato da due Vescovi di riti diversi. E' dedicato all'unità della chiesa, come si può rilevare dalle due scritte, in greco e latino " INA OSIN EN - UT UNUM SINT ". 10 - Sarcofago del patrizio messinese Palizzi, esule dalla sua patria per aver combattuto contro gli spagnoli nel 1674. 11 - Sarcofago di Giovanni e Battista Caracciolo primi conti di Gerace. A loro si deve la costruzione dell'attigua cappella del SS. Sacramento. 12 - Cappella del SS. Sacramento, di stile gotico, con la volta a crociera cordonata, venne costruita nel 1431 a devozione di Giovanni e Battista Caracciolo. Sull'altare rinascimentale spicca il grande tabernacolo ordinato da Ferdinando Consalvo de Cordova, duca di Terranova e marchese di Gerace dal 1530 al 1558 e nipote del celebre gran Capitano Don Gonzalo. |