Quando nel XII sec. venne costruito il Duomo, perfetto esemplare di architettura romanica, la città tutta si strinse intorno alla sua anima, al suo centro: l’austera facciata animata da tre ordini di logge, il portale mediano ornato dalla figurazione dei mesi e infine l’alto campanile gotico dominarono e assegnarono un’impronta indelebile allo sviluppo della città. Il Duomo fu anzitutto espressione politico-religiosa, tappa di pellegrinaggio e durante le crociate di voti e ambizioni di conquiste. Secoli di dominazioni alterne non hanno spostato il baricentro del nucleo storico, che, col tempo, è si è ordinato suddividendosi in isolati all’interno e al di fuori delle mura (XIII sec.), che circondano e delimitano lo spazio urbano.

L’interno del Duomo, a tre navate su pilastri dai bei capitelli, con matronei e presbiterio sopraelevato sulla cripta, colpisce per la grandiosità della cupola e il numero sorprendente dei diversi tratti artistici, eredità preziose di epoche passate. Qui l’Assunzione della Vergine, affrescata dal Correggio (1525-30), assegna all’intera cupola, attraverso scorci arditi, dinamicità e vedute prospettiche di Santi patroni, efebi e angeli musicanti. Il transetto della parete di destra mostra la Deposizione dell’Antelami (1178): splendida testimonianza di arte romanica, presenta tracce di commistioni artistiche tipiche dell’area lombarda e provenzale. A tutt’oggi sono ancora visibili la firma e la data dell’opera, incise dallo stesso autore.