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La
città svela le sue bellezze, a cento anni dalla morte di Giuseppe Verdi
Come spesso accade,
una manifestazione o unoccasione politica di rilievo diventano il
pretesto perché una città trovi fondi e risorse per riconsegnarsi
allo sguardo del turista rinnovata e splendente.
Attraverso il Verdi Festival 2001, Parma,
è chiamata a rappresentare limmagine dellItalia in Europa e
nel mondo: così la dignitosa nobiltà del suo aspetto
urbano e la naturale scioltezza ed eleganza della vita comune
saranno per tutto il 2001 il bigliettino da visita di una parte della nostra
italianità.
In tale ottica la
città è andata ben oltre laspetto puramente organizzativo e
celebrativo, riuscendo a reinventare se stessa, rinnovando le proprie risorse
teatrali e musicali. Tra le opere realizzate, di grande prestigio è il
modernissimo Auditorium, progettato dallarchitetto Renzo
Piano. A breve sarà inaugurato il Museo multimediale del
Melodramma, allinterno dello storico Palazzo Cusani, che
diverrà un ideale "Palazzo della Musica".
Le ricchezze
architettoniche e culturali del centro urbano sono quelle di una città
dal nobile aspetto di piccola capitale, quale è stata per secoli: prima
in epoca comunale (XI-XIII sec.), sotto il Ducato dei Farnese poi (XVI sec.) e
infine con il "buon governo" francese di Maria Luigia, seconda moglie di
Napoleone Bonaparte (1814-1847).
Accanto alla Parma
che celebra il suo più illustre cittadino, vestita con abiti regali, vi
è la Parma conviviale e
magnanima, melodrammatica in senso verdiano, che
proprio sul cibo e sullabbondanza ha costruito la sua fortuna, anche
economica, di "città del benessere" .
Conosciamo Parma
addentrandoci nel suo antico nucleo storico. |
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