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Da
Riomaggiore a Manarola
Sia che ci siate arrivati ammirando i panorami della via
dell'amore, che in treno, dalla stazione dopo aver attraversato un vecchio
tunnel, siete a Manarola. Pare che il borgo venne fondato nel XII secolo da alcuni
contadini che da Volastra, antica stazione di posta usata dai Romani per il
cambio dei cavalli lungo l'alta via costiera (poi via Aurelia) decisero di
scendere verso il mare per dare uno sbocco alle loro attività. (sentiero
n° 6 del C.A.I. che dal parcheggio di Manarola porta in un ora circa a
Volastra ed al Santuario di Nostra Signora della Salute) Risalendo la strada
principale, se il mare è mosso (o fuori stagione) rimarrete senza dubbio
colpiti dalle numerose barche parcheggiate lungo le vie del paese, arriverete
quindi alla chiesa della Natività di Maria vergine, meglio conosciuta
come S. Lorenzo. Il 10 agosto alzando gli occhi al cielo , potrete ammirare
oltre che le leggendarie stelle cadenti (anche se si dice che quasi a beffa dei
turisti esse siano più numerose il 9 e l'11!) il bellissimo spettacolo
di luci raffigurante S. Lorenzo creato sulla collina alle spalle del paese.
Sulla
stessa collina nel periodo natalizio viene allestito il più grande
presepe luminoso del mondo! Non perdetelo! A Groppo, piccolo paese che guarda
dall'alto Manarola ed il suo mare, ha sede la Cooperativa Agricola delle Cinque
Terre (tel. 0187 920435) dove potrete degustare ed acquistare l'ottimo Cinque
Terre Bianco D.o.c. o il Cinque Terre Sciacchetrà D.o.c. e mangiare al
ristorante "Cappun Magru in casa di Marin" (Groppo, via Volastra 19 - 0187
920563).
A (s)proposito di Volastra,
vi riporto due leggende popolari su Manarola. Si dice che il diavolo protegga
il tesoro che tantissimi anni fa le famiglie di Oleastra (oggi Volastra),
spaventate dalle continue incursioni dei pirati saraceni, seppellirono insieme
a tre campane della chiesa. La notte in
cui i turchi arrivarono, la gente era però così stremata per il
lavoro svolto che nemmeno si accorse dell'invasione; gli invasori, non trovando
nulla di prezioso da razziare, rasero al suolo tutto il paese e fecero
prigionieri tutti gli abitanti. Col
passare degli anni il paese venne ricostruito da persone provenienti dai paesi
vicini che nulla sapevano del tesoro nascosto. Un giorno fece ritorno al paese
un vecchio dai capelli completamente bianchi che raccontò di aver
abitato in quel paese anni ed anni addietro ... narrò anche di un ricco
tesoro nascosto ... Dapprima qualcuno si mise a cercare il tesoro seguendo le
indicazioni del vecchio, ma non trovando nulla, alla lunga egli venne preso per
pazzo. Il vecchio morì e il tesoro non venne mai trovato, eppure si dice
che esso esista e ci siano anche le campane che, nelle notti di tempesta e di
forte vento, si sentono suonare tutte e tre una dopo l'altra. Ancora oggi la
gente segue quel suono sperando di trovare il tesoro, ma nulla ... sembra che
esso sia protetto dal diavolo che lo vuole tutto per sé!
Infine vi riporto un'antica storia su
Manarola: si racconta che durante un'alluvione una grossa roccia venne
trascinata fino a valle dal torrente in piena (il torrente, chiamato dai
manarolesi canale, che divideva in due il paese prima che venisse ricoperto);
sulla roccia erano scritte queste parole: "beato chi mi volterà". Per
quell'occasione si radunarono molte persone e con grande fatica, tutte insieme,
girarono la grande pietra. Ma sull'altro lato, con grande sorpresa di tutti vi
era scritto: "beato chi mi ha voltato perché non ne potevo più di
stare da questo lato". Dalla bella e
caratteristica marina potrete iniziare il sentiero n° 2 del CAI, chiamato
anche sentiero azzurro che non proprio agevolmente vi porterà a
Corniglia in circa 1 ora di cammino (per ammirare il meraviglioso panorama fate
molta attenzione agli strapiombi e non dimenticatevi le scarpe comode e
sicure!) Di recentissima apertura (inizio luglio 2000) un nuovo sentiero che
porta i turisti da Manarola a Corniglia, chiedete maggiori informazioni sul
posto! |
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