appunti di volo
Palermo, la nobile!

di Angelo

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I Pupi (dal latino "pupus" che significa bambinello) sono le caratteristiche marionette armate di quel teatro epico popolare che, venuto probabilmente dalla Spagna di Don Chisciotte, ha operato a Napoli e a Roma, ma soprattutto, dalla prima metà dell’Ottocento, in Sicilia.

Storicamente l'Opera dei Pupi, come rappresentazione degli scontri medioevali tra i Cavalieri e i Mori, nasce nella forma in cui si conosce oggi, quando le marionette cavalleresche incontrano il favore del pubblico ed iniziano a rappresentare la sete di giustizia di una classe sociale.

I "Cantastorie" (che utilizzano il canto) e i "Contastorie" (che declamano), hanno il merito di aver divulgato le avventure cavalleresche e di aver diffuso tale forma espressiva: questi artisti girovaghi eseguivano a puntate le varie avventure degli eroi cavallereschi. L’importante trasmissione orale della narrativa cavalleresca concerne anche i "jongleurs" francesi, meritevoli della circolazione delle Chansons de Geste nell'Italia Meridionale.

Nell'Opera dei Pupi si ha la trasmissione di alti codici di comportamento dalle antiche origini come la cavalleria, il senso dell'onore, la lotta per la giustizia e la fede, gli intrecci amorosi e la brama di primeggiare. Tale forma teatrale, pur nella sua semplicità, ha contribuito alla diffusione dell'epopea.