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di Angelo |
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Il Pupo trova nell'isola terreno fertile grazie a delle celebri dinastie di Pupari. Il Puparo è l'artista-artigiano vero fulcro dell'Opera dei Pupi. Alle sue dipendenze lavorano almeno due aiutanti-apprendisti e richiede la collaborazione del fabbro-ferraio (per la realizzazione delle armature dei pupi), del pittore (per l'indispensabile cartellone suddiviso in riquadri ed avente lo scopo di rappresentare gli avvenimenti principali dello spettacolo; il lavoro del pittore, inoltre, è indispensabile per decorare il teatro) e dello scrittore di dispense (dal suo lavoro il puparo trae i suoi copioni). Molto spesso i componenti della famiglia aiutano il Puparo nello svolgimento del suo "mestiere", come avveniva a Palermo negli anni passati. Il termine "mestiere" sta ad indicare l'insieme degli elementi (almeno un centinaio di pupi, attrezzature varie ed almeno una ottantina di teste di ricambio che, insieme ad alcuni accessori come le armi e capi di abbigliamento, arricchiscono notevolmente il teatro stesso) che vanno a costituire il teatro. Ogni Puparo ha i suoi trucchi e tecniche sceniche ed il proprio repertorio spesso personalizzato, ma lavora sempre nel rispetto della ormai secolare tradizione. La particolarità di uno spettacolo dei Pupi è che spesso la recitazione dei maestri pupari è a soggetto, sempre nel rispetto della "sceneggiatura" collegata alla tradizione, e che la rappresentazione può anche durare alcune ore. Durante gli spettacoli usa spesso un
linguaggio letterario particolare arricchito da alcune frasi dialettali ed i
suoi spettacoli sono arricchiti dalla musica originariamente data dai musicanti
e successivamente da un organetto. |