Il passaggio all’ex Germania Est è caratterizzato da strade molto mal tenute e da un paesaggio quasi irreale: mentre all’ovest di fianco all’autostrada ci sono fabbriche e paesini, da questa parte non c’è niente! Boschi e prati, ma niente fabbriche. Solo verso Berlino le strade si fanno migliori.

Dresda è forse la città più devastata dai bombardamenti alleati dell’ultima guerra; anche il periodo seguente non ha portato grande giovamento, lo si può notare dall’incuria che presentano molti palazzi delle zone meno centrali.

Il centro di Dresda è bellissimo, tutto ricostruito perfettamente, il palazzo dell’opera è maestoso e tutto il centro è tenuto magnificamente; ciò che non è ricostruito o restaurato è chiaramente in corso d’opera.

La pinacoteca è semplicemente fantastica: ci sono dei veri capolavori e delle opere meno note, ma tutte stupende; anche l’atmosfera è bellissima, il castello che la ospita è ben tenuto e la presenza dei custodi discreta.

La cosa più curiosa ma molto interessante è il borgo medievale: all’interno delle mura del castello è ricostruito un piccolo borgo medievale con botteghe, buffoni, artisti di strada e quant’altro possa ricondurci a quei tempi; sarà anche una trovata turistica, ma l’atmosfera, aiutata da musiche medievali e ampie libagioni (gluewein), è veramente bella.

Altra curisoità le numerose Trabant.

Il lungo fiume è suggestivo alla luce bianca della mattina così come la parete del castello tutta decorata con porcellana Maissen e raffigurante una processione reale.
L’unica nota ‘dolente’ della visita è il freddo pungente e il vento costante che obbligherebbe a rifugiarsi spesso nei locali se non fosse per la voglia di visitare sempre qualcosa di nuovo; anche qui i mercatini di Natale impazzano.