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di Matteo Grube |
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Chi dice che i tedeschi sono freddi e inospitali forse non è mai stato in Germania: non sapendo una parola di tedesco ma con il solo inglese ce la siamo cavata egregiamente; le persone, sia negli alberghi che per strada, si sono sempre prodigate per aiutarci in caso di bisogno. Nonostante sia in gran parte ricostruita, la Germania è un posto assolutamente da visitare; da notare che in ogni chiesa ricostruita cè un monito a che lorrore della seconda guerra mondiale non si ripeta. Avendo organizzato prima i pernottamenti non abbiamo avuto problemi di posto (comunque alberghi tutti ottimi con buon servizio e grande cortesia); il cibo, invece, pur essendo un po monotono (maiale soprattutto, ma anche anatra e oca) è buono; se poi piacciono le salsiccie... Discorso a parte per le birre assolutamente superlative: in ogni luogo è possibile provarne una diversa. Nel complesso puntando su luoghi che offrono cucina locale ci si trova bene. E sicuramente più cara dellItalia, ma abbordabile anche con investimenti limitati. La logistica del viaggio è stata perfetta: in ogni città si trova un parcheggio comodamente vicino al centro (a pagamento), ogni albergo ne possiede uno (a caro prezzo, circa 30DM a notte); i mezzi pubblici, usati solo a Berlino, sono efficientissimi (e abbastanza cari). La distanza percorsa alla fine è stata di oltre 4.000 km in 12 giorni, ma francamente tutti goduti e neanche tanto stancanti, nonostante lAutobahn sia parecchio trafficata (soprattutto vicino ai grandi centri e nelle ore serali); la zona ovest del paese presenta sicuramente un traffico più intenso soprattutto spostandosi verso nord, mentre la parte est è più scorrevole; le indicazioni per raggiungere le città e i centri sono sempre puntuali e precisissime. Per poterla visitare più compiutamente servirebbero almeno un paio di giorni in più, quasi tutti da passare a Berlino. Discorso a parte meritano i mercatini di Natale: presenti in ogni città, offrono qualsiasi addobbo o accessorio che possa avere attinenza con il Natale (non tutti meritano lacquisto); a fianco di queste bancarelle, immancabili sono i venditori di dolci (ogni città ha la sua specialità) e di Gluewein (vin brulè) molto aromatizzato ai chiodi di garofano. |