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di Matteo Grube |
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La deviazione per Treviri (circa 300 Km in più) ci fa giungere a Colonia (Köln nome romano Colonia Claudia Ara Agrippensis) a sera inoltrata, incappando, così, nel traffico di rientro in una delle più grandi città della Germania. La città è molto caotica, ma anche al buio riusciamo a scorgere i grattacieli e le torri che dominano il panorama e che la rendono affascinante. La sera è dedicata esclusivamente ad una breve visita notturna e una sosta, doverosa, in un locale tipico dove mangiamo, ma soprattutto beviamo la tipica koltsch, birra poco fermentata e servita in bicchieri da 33 cl portati sul tipico vassoio con manico centrale. Il giorno dopo è dedicato alle visite culturali; la città è molto viva, la gente è indaffarata e si vede; i turisti affollano la piazza della cattedrale, anchessa testimonianza gotica di gran pregio (allinterno ci sono varie pezzi interessanti); anche qui una foto che renda giustizia è praticamente impossibile senza spazio e grandangolo. A poca distanza
cè il museo romano (Romische museum) dove si possono
ammirare, oltre ad una mostra sulle piramidi nel corso della storia, una enorme
e molto interessante raccolta di reperti romani, da mosaici e vetri (veramente
stupendi) a oggetti di ogni giorno; lesposizione è curata bene;
curioso e molto bello è vedere le scolaresche che seguono le spiegazioni
delle guide che (crediamo, ma il tedesco non ci è molto familiare)
spiegano ai bambini ogni cosa. Alluscita dalla città attraversiamo uno dei tanti imponenti ponti sul Reno per dirigerci verso le autostrade che ci porteranno a Brema. |