sentiero di montecapretto Dal piazzale Suppo in prossimità del Santuario della Madonna dei Laghi inizia anche questo sentiero, suggestivo e panoramico. Si percorre via Montepirchiriano, ma dopo circa 150 metri, si imbocca sulla destra un'antica mulattiera che costeggia una conca prativa. Si incontra un pilone votivo e, voltando nuovamente a destra, si sale lungo il pendio del Montecapretto sino a raggiungerne la cima. Durante la salita si potrà osservare la successione delle essenze vegetali che hanno occupato i terreni abbandonati dall'uomo: fino all'immediato dopoguerra luogo privilegiato di vigne e di orti le pendici del monte sono ora invase da specie pioniere caratteristiche delle zone asciutte mentre le zone di più antica colonizzazione sono ricoperte dal folto delle querce che si spingono fino alla sommità del monte. Il punto panoramico, opportunamente segnalato, consente allo sguardo di spaziare sull'abitato di Avigliana, dalla massiccia mole del castello sabaudo ormai diruto giù lungo la costa del monte che ha visto fiorire la città medievale, fino alla evidente sagoma della chiesa di San Pietro e alla zona di più recente espansione edilizia; di cogliere la suggestiva sequenza delle colline moreni-che e di immaginarne l'antica formazione; di spingere lo sguardo sino a Rivoli e più giù sino a Torino. Dalla sommità della roccia montana, quasi naturale osservatorio, lo sguardo si volge ai laghi, alla palude dei Mareschi e ai contrafforti dei monti ad occidente tra i quali spicca il Pirchiriano con la Sacra di San Michele. A pochi passi dalla cima, a cascina Brunatto rende testimonianza del passato agricolo del territorio; al suo ingresso si può ammirare un grande tasso (Taxus baccata) chiamato l'albero della morte per la tossicità del suo legno o l'albero degli archi per la sua flessibilità. La discesa, che si snoda sul versante orientale del monte, ci riporta su via Montepirchiriano e a Suppo. |