sentiero collinare Questo sentiero, 'consigliato come via di ritorno di quello "lungolago" per evitare di trovarsi sulla strada asfaltata, sede ai un traffico notevole, percorre a ritroso la stessa zona del tragitto precedente allontanandosi però dalla sponda del lago e inoltrandosi nel fitto di boschi caratterizzati dalla presenza di essenze arboree miste di castagno e rovere. Tassi, scoiattoli, cinghiali e volpi popolano questi boschi che ricoprono i rilievi collinari posti a corona del lago. Molteplici varietà di uccelli silvani (merli, pettirossi, codibugnoli, cince, fringuelli, rigogoli, cardellini, gazze...) animano i cespugli del sottobosco e le fronde aeree; una vita intensa che potrà scoprire chi ne saprà ricercare le minime tracce: movimenti rapidi, suoni curiosi, un improvviso battito d'ali che rivela la presenza di un nido seminascosto e al quale forse avvicinati troppo. Un sentiero, dunque, da percorrere con grande attenzione e soprattutto con grande rispetto come se si visitasse la "casa" di tutti quegli esseri che dal bosco traggono vita e nella quale si è in qualche modo solo ospiti. Il sentiero porta ad un rio dal quale si può ridiscendere a lago oppure, ed è consigliabile questa seconda ipotesi, proseguire verso la frazione San Bartolomeo, oggi picco o e grazioso agglomerato di case immerse nel verde, un tempo dipendenza monastica dell'Abbazia di San Michele della Chiusa della quale rimangono testimoni la chiesa affrescata e l'elegante torre campanaria. Da San Bartolomeo si raggiunge con estrema facilità l'area attrezzata e il parcheggio, dove anche i germani reali, per il quotidiano contatto con i visitatori del parco, hanno perso la naturale diffidenza e accolgono le persone chiedendo rumorosamente qualcosa da mangiare. |