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Sentiero collinare
Sentiero nella palude
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Percorso di Montecuneo
Percorso dei massi erratici
Percorso didattico autoguidato

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AVIGLIANA : città medievale nel cuore verde


Il parco naturale dei laghi

sentiero nella palude

II sentiero inizia dal Piazzale Suppo, a nord del Lago Grande, nei pressi del Santuario della Madonna dei Laghi; prosegue lungo Via Montepirchiriano fino al Lago Grande che si costeggia lungo la sponda settentrionale.

Qui è presente l'avifauna tipica del Parco Naturale, la cui presenza è stata motivo per la protezione dell'area; essa rappresenta infatti la zona umida più occidentale d'Italia, sulla rotta dei migratori: germani reali, moriglioni, morette, alzavole, quattrocchi, fischioni, mar-zaiole, mestoloni, folaghe, svassi, aironi, tarabusi, porciglioni e gallinelle d'acqua sono alcune delle specie che stanziali o di passo è possibile ammirare nel parco.

Mentre si costeggia il lago si può tentare di riconoscere nell'acqua, attraverso i delicati giochi di luce, i guizzi dei persici trota con le loro pinne bordate di bianco visibili nelle zone d'ombra, loro territorio di caccia.

Nei pressi dell'area attrezzata del Parco si piega a destra e ci si inoltra nella vera e propria zona palustre, un ambiente rinaturalizzato in cui l'uomo sembra essere assente e la natura aver ripreso incontrastato dominio.

Il silenzio è incombente, rotto solamente dai suoni della natura; si possono ammirare iris gialli, equiseti, i grandi ciuffi dei carici, e canne di palude e le tife, ondeggianti sotto il peso della mazza.

Nuove specie di uccelli si presentano allo sguardo mentre risuona il gracidare insistente di rane e rospi: fagiani rumorosi che attraversano improvvisamente i prati umidi, aironi cenerini alti sui nidi, falchi di palude, nibbi, poiane e falchi pescatori roteanti sul vasto cariceto.

Tra la palude e le pendici collinari si possono osservare i resti delle costruzioni che, sino alla seconda guerra mondiale, ospitavano il dinamitificio Nobel nel quale si produceva l'esplosivo "T4".

Un nuovo cartello invita a piegare a destra e a percorrere una strada sterrata che si snoda sulle falde del Manteca pretto, attraverso un bosco fitto, sino ad un pi Ione votivo. Di qui si torna sulla Via Montepirchiriano e da questa al parcheggio dal quale si è partiti.