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Nell'immaginario collettivo una città medievale deve avere una serie di elementi irrinunciabili: i castello, una cinta fortificata con porte e torri, un intrico di vie realizzate secondo una logica precisa nel loro apparente caos, chiese, caseforti, portici, opere d'arte, testimonianze di una evoluzione civile e culturale che si è sviluppata nei secoli... così si propone anche Avigliana al visitatore, come centro medievale che ha trovato una sua definitiva strutturazione nel corso dei secoli XII e XIV. Una città di strade che si avviluppano nel nucleo storico per difendere le abitazioni dalla prepotenza del vento. Piazze che testimoniano il fervore di una vita civile e commerciale cresciuta lungo la Strada Antica di Francia: botteghe aperte sulla via, portici con archi ogivali, pozzo e palazzo municipale immediatamente immergono il visitatore in un mondo lontano. Chiese che affondano le loro origini alle soglie del millennio (S. Maria, S. Giovanni, S. Pietro...) e che ancora offrono le testimonianze di gusti artistici che nei secoli hanno permeato questa città: romanico e gotico, affreschi di tradizione valsusina, lombarda o francese, tele e dipinti che attestano l'interesse di casa Savoia per questo centro di grande importanza strategica nelle vie di comunicazione tra nord e sud dell'Europa. La complessità della cinta fortificata è ancora leggibile nelle varie "porte" che, su più lati, chiudevano l'accesso alla città: quelle di Via XX Settembre, di Via Garibaldi (inserita in un complesso trecentesco di notevole suggestione), di Via S.Pietro e di Via O. Borgesa, mentre si possono ancora ammirare porzioni di muri e torri fortificate dalle quali si controllavano gli accessi al centro abitato (come la bella torre semicircolare di Via Porta Ferrata). Il centro della struttura difensiva era però rappresentato dal castello sabaudo, i cui resti campegjgiano ancora sulla sommità del Monte Pezzulano, punto panoramico da cui si domina tutto l'abitato con le sue case arroccate, i tetti rossi e le viuzze strette e quasi nascoste. Le testimonianze poi proseguono con i palazzi risalenti ad epoche diverse: da Casa Senore con il suo porticato, alla bellissima Casa di Porta Ferrata con la porta ogivale ed i capitelli scolpiti in pietra; dalla casa cosiddetta del Beato Umberto (antico ospedale) alla ottagonale Torre dell'orologio che insiste su un edificio con arcate a sesto acuto e cornici e capitelli in cotto. Un luogo davvero singolare, un luogo arricchito da un patrimonio storico-artistico di grande pregio cui fa da cornice un ambiente naturale estremamente vario, per conoscere il quale bisogna "voltare pagina"... |