La città, posta al limite collinare delle Prealpi, è nota soprattutto per lattività produttiva industriale, unimmagine che sinora ha distolto lattenzione dalle testimonianze storico-artistiche. "Bella e scontrosa, fiera custode delle proprie bellezze artistiche: tutta da scoprire", così si dice per delineare il carattere di Brescia, i cui edifici storici offrono sorprendenti stratificazioni, a partire dalle importanti vestigia romane nellarea di Piazza del Foro (il Santuario repubblicano, il Capitolium, il Teatro e la Basilica) in prossimità del Museo di Santa Giulia. Il panorama cittadino è sovrastato dal Castello, conosciuto come "il Falcone d Italia", che domina imponente dallalto del Colle Cidneo. Le fonti antiche, Livio, Plinio, Polibio e Strabone, parlano di Brescia come "caput Cenomanorum", ossia come capitale della popolazione dei Galli Cenomani che, attorno al V secolo a. C., si insediò proprio alle pendici del Cidneo. Alla lingua celtica e a questa circostanza, la città deve il suo nome latino, Brixia, deriva dalla radice "brig" che significa "altura, monte". Sin dalletà romana, sul colle sorsero importanti costruzioni. Lintero mastio trecentesco, con le sue mura merlate e i due torrioni circolari, edificato dai Visconti, ingloba infatti un tempio del primo secolo dopo Cristo, fra laltro perfettamente allineato con il Capitolium e con il Foro. A partire dal III secolo a. C. Brescia rappresentò per Roma unalleata fedele e potente con la quale trattenere importanti scambi commerciali. Con la caduta dellImpero, per due secoli la città fu sede di uno dei più importanti ducati longobardi, che offrì al regno ben due re: Rotari e Desiderio. Nel corso del tempo, levolversi delle necessità di difesa e il susseguirsi delle dominazioni prima fra tutte quella veneta determinarono la progressiva trasformazione dellintero colle in una formidabile fortezza. Il Castello, accresciutosi secondo cerchi concentrici, tuttora leggibili, testimonia una storia che dallepoca medievale arriva al Seicento. Abitata prima dai Liguri e poi dai Galli, Brixia fu un attivo centro romano soprattutto in età imperiale; divenne quindi ducato longobardo, poi libero comune nel 1100. Fu dei Pallavicini, dei Torriani, dei della Scala, dei Visconti (XIV sec.) e dal 1404 al 1797 della repubblica veneta. Passata sotto l'Austria nel 1815, la 'Leonessa d'Italia' si distinse nei moti risorgimentali che culminarono nelle Dieci Giornate di Brescia (1849) e durante la guerra di liberazione dell'ultimo conflitto. |