I luoghi ed i promotori
	La Regione del Mittelland

Si respira un'atmosfera aristocratica, di gusto un po' francese, in questa storica cittadina ai piedi del Giura. E la nobile fisionomia architettonica del suo centro antico, raccolto sulla sponda sinistra del fiume Aare, ricorda l'illustre passato di quella che dal 1530 al 1792 fu sede degli ambasciatori di Francia.

Una 'piccola Versailles' si può dire, in cui la ricchezza degli abitanti e l'alto tenore di vita erano dovuti proprio a questa presenza straniera, che amava ricreare qui un raffinato mondo di 'stile parigino'. Così il cuore della "città degli ambasciatori", ancora racchiuso nella cerchia fortificata del XVII secolo, è segnato da fastosi palazzi barocchi, ricche dimore borghesi, eleganti piazze ornate di fontane.

Solothurn è Soleure in lingua romanda, Soletta per gli abitanti della Svizzera italiana: l'esistenza di tre nomi diversi per questa città a nord di Berna sembra confermare l'incontro di tre diverse culture, che hanno saputo amalgamare l'eleganza francese e il gusto italiano con una severa compostezza tutta tedesca.
Se francesi sembrano i più nobili palazzi e le ville nei dintorni, di stile italiano sono soprattutto le due più importanti chiese cittadine. La Cattedrale, dedicata al martire tebano S. Orso, venne infatti eretta dagli architetti ticinesi Gaetano e Paolo Pisoni nella seconda metà del XVIll secolo, mentre la chiesa dei Gesuiti, poco distante, ha una facciata che richiama i modi del barocco romano e mostra all'interno stucchi dei luganesi Giacomo e Pietro Neurone.

Ma Solothurn è anche un centro di cultura, per le sue numerose manifestazioni di arte e musica, per le importanti giornate dedicate al cinema svizzero, per i suoi interessanti musei. Tra questi non si può tralasciare il Museo delle armi e delle armature, uno dei più ricchi del genere in Europa, che, ordinato nel seicentesco Arsenale, espone uniformi, bandiere, armi di differenti periodi storici e una collezione di antiche armature di oltre 400 pezzi.

Il castello di Waldegg (1682), oggi museo e centro di incontri.