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Viaggio nel passato nei dintorni di Alghero di Francesco e Angela |
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Proseguendo lungo la litoranea di viale 1 maggio di Alghero, giungiamo ad un bivio, in cui vediamo frontalmente un bosco dello stagno Calik (o Calich). Se svoltiamo: Noi svoltiamo a sinistra sulla statale 127 bis, lungo il litorale verso Fertilia. In fondo sulla sinistra si osserva il porticciolo di Fertilia, e quando sulla destra troviamo uno piccolo parcheggio davanti al camping Calik lasciamo l'auto. Proseguiamo a piedi verso il ponte che
vediamo e sulla destra si ammira un ponte comunemente conosciuto come
Ponte Romano, anche se è riconducibile ad
epoca medievale, e lo stagno di Calik utilizzato come approdo nautico
nell'omonimo campeggio, collegato direttamente al mare. Nello stagno di
Calik molto ampio (circa 70 ettari) si convoglia una buona parte delle
acque della Regione, e la sua forma ricorda quella di un calice, da qui il
nome, il cui gambo, penetrando all'interno della Nurra, si allunga in un
braccio distinto, noto con il diminutivo di Calighèt: qui l'acqua
è più dolce, ma diviene poi via via salmastra nel vero e proprio
Calich. |